Un gruppo di messinesi all’Ironman 70.3 Dubai
A guidare il plotone Giovanni Barbiglia dell’Odysseus. Insieme a lui saranno al via i compagni di squadra Sergio Rinaldi, Alessio Mazzotta e André Sanò, oltre a Silvia Raffaele, tesserata per la Stilelibero.
Uno scenario unico per una nuova entusiasmante sfida sportiva. Il portacolori della Polisportiva Odysseus, Giovanni Barbiglia, parteciperà all’Ironman 70.3 a Dubai, negli Emirati Arabi. E’ in programma venerdì 27 gennaio la gara estrema che comprende le prove di nuoto (1.9 km), bici (90 km) e corsa, con tre giri da percorrere, per un totale di 21.1 km, presso Jumeirah Public Beach. Insieme a lui saranno al via i compagni di squadra Sergio Rinaldi, Alessio Mazzotta e André Sanò, oltre a Silvia Raffaele, tesserata per la Stilelibero.
“L’idea – spiega Barbiglia – è nata su spinta di André Sanò che vive a Dubai e mi ha convinto a partecipare. In Italia è attualmente inverno, lì invece troveremo un ambiente ottimo, un clima ideale e temperature più alte. Può esserci del vento contrario e per questo hanno modificato il percorso proprio per agevolare gli atleti”.
Sulle difficoltà che possono presentarsi nell’affrontare l’Ironman dice: “E’ una gara insolita per le nostre abitudini. Si comincerà venerdì alle 8 del mattino, con un fuso orario di 3 ore da smaltire. Partendo due giorni prima, quindi, avremo poco tempo per ambientarci. Normale che chi proverrà dall’Europa possa avere qualche disagio. Siamo fisicamente ben preparati, ma pur sempre degli amatori. Speriamo di centrare un bel risultato e soprattutto che fili tutto liscio e ci si possa godere una piacevole esperienza”.
Per Giovanni Barbiglia sarà l’ennesima partecipazione da atleta ad una gara all’estero. “Nel giugno dell’anno scorso ho preso parte all’Ironman 70.3 Switzerland. Inoltre sono stato due volte a New York ed una a Praga. Oggi, anche per non avere problemi posturali, mi dedico completamente al triathlon, dopo 24 anni di atletica. Ho subito appurato di riuscire a fare bici e corsa insieme. Il nuoto non è mai stato il mio forte, ma con grandi sacrifici e la giusta dedizione sto migliorando. Dopo le prime gare è scoppiata la passione per il triathlon. Tanta gente che mi vuole bene si è avvicinata a questa disciplina e sono nate varie altre società. Adesso ho 50 anni e penso a divertirmi”.