Nicholas Artuso si conferma campione italiano Juniores
E’ stato il “bis della maturità” quello centrato, sabato 4 febbraio, dal 18enne sprinter di Pace del Mela nella gara dei 60 metri piani dei Tricolori indoor di Ancona.
Nicholas Artuso è campione italiano Juniores per il secondo anno di fila. E’ stato il “bis della maturità” quello centrato, sabato 4 febbraio, dal 18enne sprinter di Pace del Mela nella gara dei 60 metri piani dei Tricolori indoor di Ancona. Era il favorito d’obbligo dopo il titolo conquistato nel 2016 sulla stessa pista e, nonostante l’inevitabile pressione, il portacolori dell’Atletica Villafranca ha affrontato l’intera giornata con la tranquillità di chi è consapevole dei propri mezzi.
In mattinata, aveva fatto segnare con 6”86 il miglior tempo delle batterie, davanti a Alexandru Zlatan (Fratellanza 1874); per lui 6”92. Il duello a distanza si è ripetuto nelle semifinali, che hanno visto Artuso scendere a 6”81 e Zlatan a 6”83”. Tra gli otto qualificati anche l’ottimo Pierpaolo Garfì con 7”06, sempre dell’Atletica Villafranca, unica società a piazzare due finalisti. Trepidante era, quindi, l’attesa per l’ultima decisiva prova. Affiancati nelle corsie centrali Artuso e Zlatan si sono scambiati pochi sguardi. Meglio allo scatto dai blocchi il romeno-reggiano, ma irresistibile è stata la rimonta di Artuso, che ha messo la folta chioma e l’intero corpo avanti a tutti i rivali, battendoli con il crono di 6”83. Secondo Zlatan (6”87), terzo Christian Bapou (Cento Torri) e ottavo Garfì in 7”09.
“Ripetermi ad Ancona mi ha regalato una gioia immensa – queste le parole “a caldo” di Artuso – non era facile riuscirsi, perché sentivo che c’erano tante aspettative attorno a me. Dodici mesi fa, non avevo, invece, nulla da perdere, poiché già essere tra i più veloci d’Italia rappresentava un traguardo impensabile alla vigilia. In finale, ho recuperato e superato un avversario forte e costante come Zlatan”. A chi dedichi il titolo? “Alla mia famiglia, all’Atletica Villafranca, al presidente Franco Ripa e ai miei compagni di squadra. Ho sentito un grande incitamento da parte loro, che non scorderò mai”.
“Sono strafelice per questa vittoria – dichiara Ripa – sia per Nicholas, la meritava soprattutto per come ha gestito la pressione, che per l’Atletica Villafranca. Gli enormi sacrifici che facciamo giornalmente hanno avuto il giusto riconoscimento”. Grandi emozioni si sono vissute pure sulla pedana del salto in lungo. Infranto il muro degli otto metri da Marcell Jacobs, che, fuori classifica, è atterrato a 8,07 per diventare il terzo italiano di sempre al coperto, dopo Andrew Howe (8,30) e Giovanni Evangelisti (8,26). Un risultato che vale al 22enne delle Fiamme Oro il secondo posto nelle liste mondiali stagionali, preceduto soltanto dal francese Jean-Pierre Bertrand (8,08), oltre allo standard di partecipazione per gli Europei indoor di Belgrado (3-5 marzo).
L’Oro Under 23 è andato al calatino Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), che con la misura di 7,86 metri ha migliorato di 2 centimetri il personale. Medaglia d’argento per il reggino Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi) con 7,58. Si sono classificati, infine, diciassettesimi Stefano Ferrarotto e Filippo Gangemi, anche loro dell’Atletica Villafranca, rispettivamente nei 60 metri Promesse (7”08) e nel lungo Juniores (6,43 metri).