D’Onofrio: “In Sicilia tanto affetto. Annarita un esempio per i giovani”
L’autore del documentario sullo “scricciolo d’oro” dopo le proiezioni nell’isola: “Ringraziamo le persone e le città dove siamo stati. Dalle testimonianze raccolte emerge come la Sidoti fosse una grande atleta, donna e mamma che amava la vita”.
“Una storia semplice” sta raccogliendo tanti e meritati consensi, dalla Sicilia al resto d’Italia. La vita della marciatrice Annarita Sidoti raccontata passo dopo passo, in tutte le sue sfaccettature, da chi l’ha conosciuta bene e ha condiviso con lei tanti momenti indimenticabili. L’autore del documentario sullo “scricciolo d’oro”, il giornalista Goffredo D’Onofrio, traccia un bilancio dopo le proiezioni nell’isola. Partendo da Patti e Messina, fino a Catania e Palermo, il viaggio di “Una storia semplice” è stato denso di soddisfazioni: “Il pubblico siciliano ha accolto alla grande il nostro documentario dimostrando affetto e partecipazione. Ringraziamo le persone e le città dove siamo stati”.
Al centro c’è la storia di Annarita Sidoti, un’atleta minuta ma capace di stupire il mondo con le sue imprese sportive. “Dalle testimonianze del film emerge un racconto corale. Annarita era una grande atleta, donna e mamma che amava la vita. Ha sviluppato una grande determinazione proprio in risposta a quella sua statura ed al suo svantaggio fisico. Una ragazzina alta 1,50 riusciva a battere atlete più prestanti di lei con il lavoro e l’abnegazione. In pratica è diventato un fattore positivo e lo ha dimostrato vincendo tutto”.
Quali le interviste rimaste maggiormente nel cuore? “Al di là del ricordo di Pietro Strino e della sorella Bianca che ci hanno aperto la loro casa, penso che Erica Alfridi, Elisabetta Perrone e Rossella Giordano ci hanno svelato l’Annarita dei ritiri che scherzava con loro. Queste cinque interviste mettono insieme l’aspetto privato e sportivo. Non abbiamo conosciuta di persona Annarita per motivi anagrafici, però me la ricordo quando gareggiava, ero poco più di un ragazzino. Questa storia vorremmo che venisse guardata dai più giovani con ammirazione, perché i valori di Annarita sono universali”.
C’è anche la realizzazione di un film nelle intenzioni? D’Onofrio risponde così:“Ci piacerebbe molto realizzare un film, ma servirebbe un budget di un certo tipo e noi ci siamo auto-prodotti per questo documentario. In questa prima fase stiamo terminando le proiezioni in sala e poi ci piacerebbe continuare con dei progetti scolastici, sia in Sicilia che in tutta Italia. Quindi vorremmo una distribuzione classica con i dvd e poi magari una struttura video on demand per mettere a disposizione di tutti il nostro documentario”.
“Una storia semplice”, dopo le proiezioni a Torino e Milano, sarà nelle sale di Genova, Bologna, Roma, Lecce, Verona, Aosta, Napoli, Bari e Macerata.