Artuso e Trio sfiorano il podio a Trieste
Per lo sprinter dell’Atletica Villafranca vi è la certezza di essere ormai tra i più forti in Italia; a soli 18anni il futuro è nelle sue velocissime gambe. Il lunghista milazzese è stato protagonista nel lungo di una prova molto regolare e tatticamente impeccabile.
La seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Trieste ha regalato, sabato 1 luglio, delle belle soddisfazioni ai quattro atleti dello Stretto. Allo stadio “Grezar” di Trieste, eccellente prestazione del pacese Nicholas Artuso (Atletica Villafranca), che ha sfiorato il podio nei 100 metri, mancando il bronzo di un solo centesimo e di due l’argento.
Federico Cattaneo (Atletica Riccardi), dopo la maglia azzurra da titolare agli Europei a squadre di Lille, ha indossato anche quella di campione dei Tricolori. L’ex calciatore lombardo, convertito allo sprint, ha fatto fermare il cronometro a 10”24. Piazza d’onore per il vittoriese Gaetano Di Franco (Enterprise S&S) in 10”36, che ha superato l’oro europeo Under 23 Giovanni Galbieri (Aeronautica), terzo con 10”37, e appunto Artuso, che, dopo uno straordinario scatto dai blocchi, avvenuto dalla corsia esterna, ha perso probabilmente la medaglia negli ultimi venti metri, pagando gli impegni ravvicinati tra batteria, semifinale e finale.
Il +2.1 di vento non gli ha permesso, inoltre, di stabilire il personale. Per lui, comunque, vi è la certezza di essere ormai tra i più forti in Italia; a soli 18anni il futuro è nelle sue velocissime gambe. Out per falsa partenza il quotato Wanderson Polanco (Riccardi), mentre il pugliese Luca Cassano (Firenze Marathon) è stato messo fuori gioco da un risentimento muscolare. “Dovrei essere felicissimo per il risultato ottenuto – ha dichiarato a “caldo” Artuso – ma lambire un posto tra i primi tre per così poco mi lascia un po’ di rammarico. Sono certo che nei prossimi giorni passerà e mi godrò la crescita costante in ogni appuntamento di questa fin qui ottima stagione”. Cosa c’è ancora da perfezionare ?“Ho patito i tre turni in 24 ore, ma bastava un’inezia per farcela. Peccato, sarà per la prossima volta”.
Stessa lusinghiera posizione per il milazzese Antonio Trio del Cus Palermo, che nel lungo ha centrato la quarta piazza al termine di una prova molto regolare e tatticamente impeccabile, conclusa con il migliore balzo di 7.72 metri del secondo tentativo. Nella sua serie pure: 7.61, 7.62, 7.70 e 7.71. Per Trio, che vanta quest’anno il 7.81 del recente “Golden Gala Pietro Mennea, c’era la concreta possibilità di scavalcare il 7.78 di Stefano Tremigliozzi dell’Aeronautica Militare. Più lontani, ma non tantissimo, Kevin Ojiaku delle Fiamme Gialle (7.88) ed il talento di San Cono Filippo Randazzo, capace di mettere subito tutti in riga con il risolutivo 7.95. Quinto il reggino Gabriele Chilà (Milardi Rieti), che ha ottenuto al terzo salto un brillante 7.64, confermando, così, di essere in forma in vista gli Europei Promesse di Bygdoszcz in Polonia (13-16 luglio).
Settima, infine, la calabrese Monia Cantarella, tesserata per il Cus Perugia, nel disco. Dopo aver conseguito la qualificazione in mattinata con la misura di 45.43 metri, è andata oltre nel pomeriggio con 49.49. La combattuta gara è stata vinta dalla toscana Stefania Strumillo con 56.15. La Cantarella si è assicurata, infine, il “pass” per l’ultimo atto del getto del peso, in programma domenica 2 alle ore 19, con 13.62 metri.