Adolfo Consolini: un libro e mille ricordi
Si tratta di 244 pagine con una sezione che raccoglie anche le foto di tanti momenti indimenticabili della carriera di un uomo che è arrivato a scrivere il suo nome sul record del mondo e si è messo al collo anche un argento a Cinque Cerchi a Helsinki 1952 e tre ori agli Europei (1946, 1950 e 1954).
Semplicemente e per sempre Adolfo Consolini. Non serviva aggiungere altro nel titolo del libro, a cura di Carlo Santi dedicato al grande discobolo azzurro. A Casa Atletica Italiana la presentazione del volume edito dalla FIDAL nell’anno del centenario della nascita di Consolini che proprio a Londra nel 1948 conquistò l’oro olimpico.
“Un volume appassionante e gran bel lavoro – le parole del presidente FIDAL Alfio Giomi -. Un giusto tributo ad un atleta simbolo della storia dello sport italiano”. “Adolfo Consolini è un monumento – spiega il giornalista romano Santi, ex firma de Il Messaggero e ora collaboratore de Il Tempo -. Da ammirare e da studiare. Scrivere di lui, della sua carriera, ripercorrerla gara dopo gara poteva essere un bell’esercizio, ma difficilmente avrebbe toccato le corde dell’emozione. Abbiamo preferito, per ricordare Dolfo e le sue imprese, intraprendere un viaggio diverso, un viaggio nel tempo rileggendo gli articoli scritti dagli inviati dell’epoca che lo hanno seguito. Giornalisti che hanno vissuto le sue imprese in diretta”.
244 pagine con una sezione che raccoglie anche le foto di tanti momenti indimenticabili della carriera di un uomo che è arrivato a scrivere il suo nome sul record del mondo e si è messo al collo anche un argento a Cinque Cerchi a Helsinki 1952 e tre ori agli Europei (1946, 1950 e 1954).
Articolo tratto da www.fidal.it