Il 22 settembre torna il “Trofeo Maria SS. degli Ammalati”
Un evento chiamato a guardare al futuro senza volere dimenticare i fasti del passato. Un ritorno carico di prospettive, una riproposizione della storica manifestazione nata e cresciuta grazie a Santo Spina e a Santo Baudo, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Atletica Misterbianco.
Venerdì 22 settembre torneranno a riaccendersi le luci, dopo sette anni di buio, sul “Trofeo Maria SS. degli Ammalati”, che celebrerà la sua 26esima edizione. Un evento chiamato a guardare al futuro senza volere dimenticare i fasti del passato. Un ritorno carico di prospettive, una riproposizione della storica manifestazione nata e cresciuta grazie a Santo Spina e a Santo Baudo, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Atletica Misterbianco. A riallacciare passato e presente, all’insegna della continuità e della tradizione, la giovane e ambiziosa Atletica Misterbianco Sport Club del presidente Antonio Belfiore:
“E’ una sfida con noi stessi – afferma Belfiore – un’eredità importante nel nome e nei contenuti della manifestazione. A noi il compito di riprenderla e di condurla verso un nuovo corso, promuovendo quest’anno un evento test, sempre e comunque in sinergia con coloro che questa manifestazione l’hanno ideata e cresciuta (la coppia Spina e Baudo n.d.r.) e raccontata (Granata n.d.r.) negli anni”. Il tutto ha concluso – Belfiore – con umiltà ed in punta di piedi ma fieri del nostro lavoro.”
Tra le novità dell’edizione targata 2017 la sinergia con l’Etna Trail del presidente Carmelo Santoro. Tra tutti i partecipanti al trofeo, infatti, verranno sorteggiati due pettorali per la Supermaratona dell’Etna (la 0-3000) del prossimo giugno. Per tutti, invece, la maglia tecnica, color verde con il logo della manifestazione. Quella targata 2017 sarà un’edizione in notturna (lo start verrà dato alle ore 21) aperta a tutti i podisti, un evento, lontano dalla sua festa (che si celebra durante la seconda settimana di settembre) ma con un obiettivo ben preciso, come dichiarato più volte, quello di avviare un nuovo progetto sportivo chiamato a coinvolgere tutta la città.
Una competizione ricca di storia e che ha visto salire sul gradino più alto del podio per ben tre volte il keniano Benson Barus, le due vittorie del brasiliano Josè da Silva e i trionfi a “cinque stelle” del colored Moses Tanui e Dereje Tadese. Tra i successi italiani, su tutti, brillano quelli firmati da Luigi Zarcone e Michele Cinà con il siepista milanese Franco Boffi a centrare l’ultimo alloro tricolore, targato 1986.
Articolo tratto dal comunicato stampa degli organizzatori