Il saluto della Fidippide all’amico Enzo Varriale
La sua voglia da ultramaratoneta di porsi sempre nuovi ed impegnativi traguardi da raggiungere fungeva da stimolo per se stesso ed da esempio per l’intero gruppo. Il sorriso lo accompagnava sia durante la corsa che nella vita e trasmetteva quotidianamente questa positività a coloro che lo circondavano senza chiedere nulla in cambio.
Le parole che non avremmo mai voluto scrivere sono diventate, in queste ore piene di tristezza, un pensiero fisso, un omaggio doveroso da fare ad Enzo Varriale, che era per noi della Fidippide, società che amava come fosse parte di sé, principalmente un amico, a cui volevamo bene e che ci voleva tanto bene.
La sua voglia da ultramaratoneta di porsi sempre nuovi ed impegnativi traguardi da raggiungere fungeva da stimolo per se stesso e da esempio per l’intero gruppo. Il sorriso lo accompagnava sia durante la corsa che nella vita e trasmetteva quotidianamente questa positività a coloro che lo circondavano senza chiedere nulla in cambio, al massimo barattandolo con un altro sorriso.
Incoraggiava chi gli stava accanto, che magari si trovava in difficoltà, senza pensare neppure per un secondo che potesse essere un avversario sportivo. Per lui si trattava di un compagno d’avventura, degno di rispetto e condivisione. Orgoglioso dei risultati ottenuti, non mancava occasione per ringraziare la moglie Paola e la famiglia per la pazienza, il sostegno e la serenità che gli garantivano nella preparazione delle sue imprese.
Il suo motto “Io devo, io voglio, io posso”!
Ora Enzo non c’è più, se n’è andato in un attimo, non dandoci neanche il tempo di un saluto, quello che lui scambiava sempre istintivamente con chi incrociava, anche quando era provato dalla fatica. Alla “Scalata del Monte Kalfa”, alcune settimane fa, la Fidippide sembrava vestita a festa per vivere l’attimo fuggente. Ci siamo fatti immortalare assieme con le maglie ed i pantaloncini della squadra in bella mostra. Lui era lì con noi, ma, purtroppo, non potevamo cogliere, in quegli istanti frenetici prima della partenza, il valore della situazione. E’ stata l’ultima volta che abbiamo condiviso emozioni, difficoltà e soddisfazioni di una gara con una persona speciale. Adesso ci tornano in mente, i momenti, gli aneddoti e le battute delle trasferte in Sicilia ed in varie città d’Italia ed il ricordo accresce inevitabilmente il senso di vuoto.
Enzo ci mancherai, ma da lassù siamo certi che farai il tifo per noi.