La parola ai vincitori della “10^ Messina Marathon”
Attilio Alessandro non pensava di ripetere, a cinque anni di distanza, l’affermazione del 2012. Euforico per la vittoria ottenuta nella mezza maratona Francesco Bonavita, portacolori della Podistica Messina del presidente Santino Giacobbe, che ha stabilito pure il personale.
La prima volta non si scorda mai. Da domenica 14 gennaio ha qualche dubbio sulla validità di questo detto Attilio Alessandro, che non pensava di ripetere, a cinque anni di distanza, l’affermazione del 2012. Per lui, classe 1966, in forza all’Atletica Sicilia, il secondo successo alla maratona di Messina rimarrà tra i ricordi sportivi più emozionanti. “Non pensavo davvero di concedermi il bis, anche perché la carta d’identità segna oltre 50 primavere. Ci ho creduto dopo il ritiro di Cavallo. A quel punto, avevo Foti, che era primo, nel mirino ed ho progressivamente ridotto il divario da lui. Quando mi sono trovato al suo fianco credevo continuassimo insieme, ma evidentemente non aveva le forze necessarie per mantenere il ritmo ed ho allungato. Sono felicissimo”.
Euforico per la vittoria ottenuta nella mezza maratona Francesco Bonavita, portacolori della Podistica Messina del presidente Santino Giacobbe, che ha stabilito pure il personale, facendo fermare il cronometro a 1h16’33”. “E’ stato un bel duello con Davide Currò – ha dichiarato dopo aver tagliato il traguardo – sono riuscito a staccarlo nel momento decisivo della gara. Imporsi sulle strade di casa regala un’immensa gioia, anche perché in tanti mi hanno incitato lungo il percorso”. Che sensazioni hai provato? “La giornata era climaticamente ideale e si poteva spingere. Ho dato il massimo fin dai primi chilometri. Ora mi concentrerò sui prossimi impegni, che saranno due campestri e poi a marzo la “RomaOstia”, dove punto a migliorarmi”.
Particolarmente soddisfatta la calabrese Ginevra Benedetti dell’Atletica Sciuto, che non ha avuto praticamente avversarie nei 21,097 km. Antonino Recupero è salito anche lui, come Alessandro, nuovamente sul gradino più alto del podio, questa volta nella prova di 10,500 km. “Mi ritengo un maratoneta. In queste settimane, ho avuto le gambe un po’ appesantite dai lunghi ed ho scelto di misurarmi nella Shakespeare Run. Volevo ben figurare a Messina e per fortuna ci sono riuscito. E’ stato, inoltre, un buon test in vista della maratona che sto preparando”.
Doppietta straniera tra le donne con la peruviana Luz Nadine De La Cruz Aguirre (Il Fiorino) davanti all’ucraina, ma ormai peloritana d’adozione, Nadiya Sukharyna della Torrebianca, giunta al traguardo un minuto dopo la quotata rivale sudamericana.