Nicholas Artuso fermato ad Ancona da un virus intestinale
Nonostante fosse debilitato e svuotato di energie, il portacolori dell’Atletica Villafranca, che proprio sulla stessa pista ha conquistato, ad inizio febbraio, il titolo Tricolore Promesse, si è presentato orgogliosamente, domenica 18 febbraio, ai blocchi di partenza delle batterie mattutine dei 60 metri.
Un virus intestinale ha azzerato le ambizioni di podio del velocista di Pace del Mela Nicholas Artuso ai Campionati Assoluti indoor di atletica leggera, svoltisi ad Ancona. Nonostante fosse debilitato e svuotato di energie, il portacolori dell’Atletica Villafranca, che proprio sulla stessa pista ha conquistato, ad inizio febbraio, il titolo Tricolore Promesse, si è presentato orgogliosamente, domenica 18 febbraio, ai blocchi di partenza delle batterie mattutine dei 60 metri, facendo segnare il crono di 6”88, ben superiore al personale di 6”65, ma sufficiente per qualificarsi alle semifinali.
Nella gara del pomeriggio, le condizioni del 19enne sprinter messinese non sono migliorate, come testimonia il 6”89 che lo ha estromesso dall’attesa finale, vinta, dopo le false partenze che hanno escluso prima Fabio Cerutti e poi lo junior Ruskin Molinari, per una questione di millesimi dal favorito Michael Tumi (Fiamme Oro Padova) in 6”70, davanti a Giovanni Galbieri (PB per il 25enne veneto dell’Aeronautica) e Alex Zlatan (La Fratellanza 1874). Comprensibili rammarico e delusione di Artuso e del tecnico Franco Ripa per l’inconveniente occorso proprio nel weekend dell’importante manifestazione marchigiana. C’erano, infatti, tutte le possibilità, considerati anche i tempi dei primi tre classificati, di mettere al collo la medaglia più pregiata. Si poteva puntare, inoltre, allo standard di iscrizione (6”63) per i Mondiali di Birmingham, in programma dall’1 al 4 marzo, e magari al record azzurro Under 23 di sempre (6”60), fatto segnare nel 1998 a Valencia dal catanese Francesco Scuderi.
Attualmente nessun italiano ha il limite per partecipare alla rassegna iridata, tranne Filippo Tortu (6”62 ottenuto a Berlino), che ha già espresso, però, la volontà di saltare l’appuntamento “al coperto”. Rimane, quindi, un minimo margine di speranza per Artuso ed i suoi colleghi, qualora la Federazione volesse dare loro un’altra opportunità per l’Inghilterra, evitando, così, di lasciare desolatamente vuota la casella dei convocati per i 60 metri. Si saprà, comunque, qualcosa in più nei prossimi giorni.