Super Nicholas Artuso campione Italiano “Promesse”
Un luccicante oro ottenuto ad Ancona nei 60 metri indoir dal 19enne talento dell’Atletica Villafranca con il personale di 6”65, ad appena 2 centesimi dallo standard di iscrizione per i Mondiali di Birmingham (6”63) e non più, così, lontano dal primato azzurro Under 23 di sempre (6”60), fatto segnare nel 1998 a Valencia dal catanese Francesco Scuderi.
Tris tricolore per lo sprinter di Pace del Mela Nicholas Artuso, che, dopo aver vinto, negli ultimi due anni, i titoli italiani Juniores indoor nei 60 metri, si è confermato sabato 3 febbraio, sulla pista del palasport di Ancona, il più veloce di tutti i coetanei anche nella categoria Promesse. Un luccicante oro ottenuto dal 19enne talento dell’Atletica Villafranca con il personale di 6”65, ad appena 2 centesimi dallo standard di iscrizione per i Mondiali di Birmingham (6”63) e non più, così, lontano dal primato azzurro Under 23 di sempre (6”60), fatto segnare nel 1998 a Valencia dal catanese Francesco Scuderi.
Artuso è andato oltre i pronostici, che lo davano favorito, stabilendo subito, nella batteria della mattinata, il miglior crono con 6”71. La finale ha regalato poi impreviste emozioni, poiché il primo start ha prodotto una falsa partenza e la successiva squalifica di uno degli otto protagonisti, l’emiliano Freider Fornasari (La Fratellanza 1874). Pure il secondo tentativo è stato “strozzato” da un movimento anticipato del campione in carica Hillary Wanderson Polanco Rijo della Riccardi Milano 1946, ammonito dai giudici, ma quando lo scatto dai blocchi è stato quello giusto, Artuso ha sbaragliato la concorrenza fin dallo sparo. Una superiorità netta e confermata dai tempi, che lo hanno visto l’unico a scendere sotto il “muro” dei 6’70”. Piazza d’onore per Polanco Rijo (6”73) e bronzo per Alexsandru Zlatan (La Fratellanza 1874) con 6”74.
“Sono felice per questo prestigioso successo – ha dichiarato Artuso dopo essere stato premiato dal presidente della Fidal Alfio Giomi – era una gara molto nervosa, che proprio per questo motivo poteva andare male. Speravo di fare il minimo per i Mondiali indoor, ma ci riproverò in un’altra occasione, magari agli Assoluti. Questo è il quarto titolo italiano, un poker davvero importante, ma non devo accontentarmi ed anzi puntare con convinzione alla rassegna iridata, alla quale tengo davvero tanto”.
Nella stessa giornata, sono stati impegnati Stefano Ferrarotto e Filippo Gangemi, anche loro dell’Atletica Villafranca del presidente Franco Ripa. Ferrarotto ha chiuso al diciassettesimo posto sia la prova dei 400 metri (50”39) che quella dei 60 metri (7”10) Promesse, mentre Gangemi si è piazzato decimo nel salto in lungo Juniores con un balzo di 6,82 metri; domenica 4 sarà in pedana anche nel triplo. Trionfo annunciato, infine, per il calatino Filippo Randazzo, che si è aggiudicato il lungo Promesse con la misura di 7,90 metri. Si è trattato del quinto risultato in carriera per il 21enne delle Fiamme Gialle, che, nella passata stagione, è arrivato settimo agli Europei Indoor di Belgrado e ha messo al collo l’argento continentale U23 a Bydgoszcz.