Alessia Trost vince il bronzo ai Mondiali di Birmingham
L’azzurra Alessia Trost ha messo al collo la medaglia nel salto in alto con la misura di 1,93 superata alla seconda prova, migliorando il suo stagionale di due centimetri. Per la quasi 25enne delle Fiamme Gialle è la prima volta sul podio in una rassegna globale assoluta.
Subito una medaglia per l’atletica italiana, nella serata di apertura dei Campionati Mondiali indoor a Birmingham, in Gran Bretagna. L’azzurra Alessia Trost conquista il bronzo nel salto in alto con la misura di 1,93 superata alla seconda prova, migliorando il suo stagionale di due centimetri. Per la quasi 25enne delle Fiamme Gialle è la prima volta sul podio in una rassegna globale assoluta, dopo l’argento degli Europei indoor nel 2015 e le tante vittorie a livello giovanile, con i titoli mondiali vinti da under 18 nel 2009 e tra le under 20 nel 2012. La friulana di Pordenone che da un anno e mezzo si allena ad Ancona sotto la guida tecnica di Marco Tamberi, il papà del campione europeo Gianmarco, mette così a segno la migliore gara della sua stagione nell’occasione più importante, dopo l’invito ricevuto in base al meccanismo del target number. Oro con 2,01 all’imbattibile russa Mariya Lasitskene-Kuchina che centra il suo 38° successo consecutivo, argento alla ventenne statunitense Vashti Cunningham, campionessa uscente, con 1,93 ma un errore in meno alla quota di ingresso rispetto all’azzurra Trost, che ha aperto con 1,84 al secondo salto seguito da 1,89 alla prima prova.
ALTO: IL BRONZO DI ALESSIA TROST – La serata di Alessia Trost non inizia per il verso giusto, perché commette un errore alla quota di entrata di 1,84, saltando con la calzamaglia. Ma l’azzurra si riscatta prontamente valicando la misura alla seconda prova e la sua finale iridata prosegue. Ancora tutte in gara le 13 atlete iscritte, si va a 1,89 e stavolta la 24enne delle Fiamme Gialle fa subito centro: l’asticella si muove, ma non cade. Fioccano gli errori: per la Trost c’è il terzo posto momentaneo, da sola, alle spalle del duo Lasitksene-Cunningham, le due iridate in carica (all’aperto e indoor). In quattro ci riescono alla prima, anche la britannica Morgan Lake che è però dovuta ricorrere al terzo e ultimo tentativo nella precedente quota di 1,84, quindi l’ucraina argento mondiale outdoor Yuliya Levchenko fa 1,89 alla seconda e la bulgara vicecampionessa olimpica Mirela Demireva alla terza. Restano sei atlete in lizza per affrontare 1,93.
L’unica a conservare un ruolino immacolato è la russa “neutrale” Mariya Lasitskene-Kuchina, mentre il secondo ingresso in pedana è quello buono per la ventenne statunitense Vashti Cunningham e anche per Morgan Lake, 21 anni ancora da compiere: la giovane britannica sorpassa provvisoriamente in classifica Alessia Trost, adesso quarta. Per la friulana, allenata ad Ancona da Marco Tamberi, arriva il miglior risultato del 2018 nella gara più importante della stagione indoor: dopo un errore, l’azzurra trova il salto che la porta a superare 1,93 con la seconda prova, due centimetri in più di quanto era riuscita ad ottenere finora quest’anno (1,91 a Banska Bystrica il 6 febbraio). Ma soprattutto vale di nuovo il terzo posto di una competizione che si riduce a quattro atlete, per l’eliminazione di Levchenko e Demireva. Continua la serie impeccabile di Mariya Lasitskene-Kuchina a 1,96, ancora oltre l’asticella senza esitazioni, e quando Morgan Lake sbaglia per la terza volta c’è la matematica certezza del bronzo per Alessia Trost.
La medaglia numero 24 per l’Italia nella storia dei Mondiali indoor, la dodicesima di bronzo, ma anche le ultime due erano arrivate dal salto in alto: l’oro a Portland 2016 di Gianmarco Tamberi, compagno di allenamenti della Trost, e l’argento di Antonietta Di Martino a Istanbul 2012. Per la russa Lasitskene-Kuchina, assoluta dominatrice della specialità, la misura vincente è poi 2,01 alla seconda prova, prima di fallire tre volte 2,07.
Fonte: www.fidal.it (FOTO Colombo)