L’ex idraulico keniano Chumba conquista Treviso
Quella di domenica 25 marzo è stata soprattutto la festa dei tantissimi master, che hanno colorato Treviso, Villorba, Carbonera, Silea, Casale sul Sile e Casier, di tricolore il campionato italiano FIDAL di categoria sulla distanza della maratona (primo master e primo italiano Pasquale Roberto Rutigliano, quarto) e il campionato italiano US Acli.
Lo spettacolo di una Treviso che accoglie con calore gli oltre 4.000 partecipanti al via della 15esima Treviso Marathon e della MoohRun 4. A trionfare la storia dell’Africa povera, quella dell’ex idraulico keniano Gilbert Kipleting Chumba che dopo il 36° km si libera della compagnia del connazionale Raymond Kemboi Chemungor e va a vincere in 2h12’19’’. Al femminile, al 38° km l’attacco decisivo che consegna la vittoria all’etiope Medina Deme Armino in 2h33’17’’, davanti alla keniana Euliter Jepchirchir Tanui.
Quella di domenica 25 marzo è stata, soprattutto, la festa dei tantissimi master, che hanno colorato Treviso, Villorba, Carbonera, Silea, Casale sul Sile e Casier, di tricolore il campionato italiano FIDAL di categoria sulla distanza della maratona (primo master e primo italiano Pasquale Roberto Rutigliano, quarto) e il campionato italiano US Acli. Ad aprire la maratona, la cavalcata delle Hugbike guidate dal capitano degli XI di Marca, Marco Varisco e, tra gli altri, dal campione olimpico alla sbarra ad Atena 2004, Igor Cassina, che aveva esordito sui 42,195 km proprio lo scorso anno qui a Treviso. Starter ufficiale il sindaco di Treviso Giovanni Manildo.
GARA MASCHILE
La gara maschile vede formarsi subito un drappello di atleti, tutti africani, guidati da Chumba e Chemungor. Al 28° km iniziano a definirsi le posizioni per la vittoria, con Chumba e Chemungor che restano soli in testa. Tra il 30° e il 35° i due tentano, prima uno, poi l’altro, l’allungo, senza però riuscire a dare una scossa. Dopo l’entrata di Casier, è tra le passerelle del Cimitero dei Burci che Chumba attacca, questa volta in maniera decisiva. Tra le strade del capoluogo, Chumba incrementa il vantaggio e alza le braccia al cielo sotto il traguardo di piazzale Burchiellati. È vittoria, con nuovo primato personale, in 2h12’19’’. Sul secondo gradino del podio, Chemungor in 2h13’29’’, sul terzo il marocchino Yassine Kabbouri in 2h20’03’’. Primo italiano al traguardo e primo master (anche della categoria SM40) Pasquale Roberto Rutigliano (Olimpiaeur) in 2h27’47’’.
“Questa era la mia terza maratona, sono contento della vittoria e di aver siglato il nuovo personale anche se puntavo a un tempo inferiore, tipo 2h10’ – ha commentato il 32enne, ex idraulico Chumba – dedico a me stesso questo successo, perché mi sono impegnato molto per ottenerlo. Ho apprezzato molto l’accoglienza e il calore dell’organizzazione e del pubblico, che mi ha incitato per tutto il percorso. Appena tornerò in Kenya, comprerò una mucca da latte che chiamerò Treviso, in onore di questa maratona, come avevo già fatto con Venezia”.
GARA FEMMINILE
La cronaca della gara femminile vede, appena dopo l’avvio, la formazione di un tandem, composto dalle due favorite, l’etiope Medina Deme Armino e la keniana Euliter Jepchirchir Tanui. Le croate Sustic, Vrajic e Ilijas non riescono a tenere il passo e si staccano. Le due africane continuano regolari, fino al 38° km quando in un tratto di sterrato l’etiope accelera e si scrolla la compagna di viaggio. Medina Deme Armino fa così sua la 42,195 km trevigiana fermando il cronometro sul tempo di 2h33’17’’. Secondo posto per Euliter Jepchirchir Tanui in 2h’34’’46’’, terzo per la croata Nikolina Sustic in 2h43’53’’. Prima italiana, Giulia Montagnin (Atletica Saluzzo) sesta in 2h58’29’’. Prima tra le master, Federica Poesini (Pietralunga Runners), settima nella generale femminile, in 2h59’59’’. “Sono contentissima di questa affermazione anche se speravo di fare un tempo inferiore – ha detto la vincitrice Armino – ora non vedo l’ora di correre ancora e migliorare il mio primato personale”.
Articolo e FOTO tratti dal comunicato stampa degli organizzatori