Michelangelo Salvadore: campione di dedizione
Troppo spesso siamo portati a tessere gli elogi di atleti di altre città, province e regioni dimenticando quanto di buono e valido abbiamo in casa. Messina e il territorio della sua provincia hanno, infatti, prodotto, negli anni, diversi sportivi di livello eccelso in tutte le discipline e quindi anche nell’atletica leggera.
Troppo spesso siamo portati a tessere gli elogi di atleti di altre città, province e regioni dimenticando quanto di buono e valido abbiamo in casa. Messina e il territorio della sua provincia hanno, infatti, prodotto, negli anni, diversi sportivi di livello eccelso in tutte le discipline e quindi anche nell’atletica leggera.
Michelangelo Salvadore è uno di quegli atleti e merita di essere segnalato per ciò che ha dato allo sport in circa quarant’anni di pratica agonistica. Classe 1967, nato e residente in provincia di Messina, non si può dire certo di lui che non sia un uomo realizzato in tutti i campi. Laureato in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, presta servizio nella Guardia di Finanza con il grado di Maresciallo Aiutante. Michelangelo è un uomo che, sicuramente, alle parole preferisce i fatti. Quando lo abbiamo contattato per chiedergli di inviarci qualche sua foto via mail, scherzosamente ci ha risposto: “Io alle gare pensavo solo a correre, non a farmi fare le foto. Ne ho poche e alcune sono scannerizzazioni di vecchie immagini”. Tutto a sottolineare che lui, quando corre, ha un solo pensiero in testa e non ha tempo per selfie o scatti suggestivi. L’atletica leggera è uno sport che merita di essere praticato con dedizione assoluta e che merita gli venga attribuito il giusto valore. Questa la sua filosofia di vita e di sport.
Si definisce un “atleta amatoriale” ma ha un prestigioso passato, di livello nazionale ed anche qualcosa di più, corredato da tempi di assoluto rispetto e da prestazioni di estremo valore. E’ stabilmente inserito nei top 100 siciliani della maratona ma la “corsa di Filippide” non è l’unica specialità in cui vada forte. Se si guardano i suoi crono, infatti, si scopre che Michelangelo ha avuto ed ha tuttora prestazioni di assoluto valore anche nelle gare di mezzofondo veloce e questo a testimonianza del fatto che si tratta di un uomo di grande consistenza tecnica. Più di quaranta volte è andato sotto i i 3′ 50″ nei 1500 e anche se, come dice lui: “Non ho il blasone di atleti di calibro come Ingargiola, Modica, Vincenti”, ha avuto una carriera lunga e di livello durante la quale ha partecipato anche a due Golden Gala. Detiene, inoltre, i primati provinciali messinesi e catanesi sui 1500 m e anche quello provinciale messinese sugli 800 m. Il suo curriculum sportivo è impressionante e difficile da sintetizzare in poche parole. Ma andiamo per ordine.
Inizia a gareggiare giovanissimo, nel 1977, con i colori della King Saponara e da subito miete successi mettendosi in evidenza con tempi molto interessanti: 5’59″3 sui 2000 metri, 3’19″5 sui 1200 e 9’09″6 sui 3000 nella categoria cadetti. In quel periodo, vince, a Messina, i campionati interregionali in pista cadetti (600 m – 1° in 1’26″5). Nel 1983, a Roma, ai Giochi della Gioventù, corre i 1500 in 4’06″6. L’anno dopo si trasferisce a Palermo e lascia la guida di Santino Vaccarino per passare a quella di Gaspare Polizzi. Nella categoria Allievi, con la maglia del CUS Palermo, trionfa al Campaccio, ai Campionati Italiani di Cross e giunge quarto nei 1500 m alle Gymnasiadi, i mondiali di categoria.
Anche da juniores miete successi e raccoglie podi importanti ai Campionati Italiani. Vince la selezione per i 1500 metri dei mondiali juniores ma, nonostante ciò, non viene convocato. Nel 1987 ritorna alla guida di Santino Vaccarino e indossa la maglia dell’Atletica Villafranca ma viene anche costretto, da un incidente motociclistico, ad un periodo di stop e di riabilitazione, presso il centro “S. Mattia” di Pavia. Il ritorno all’agonismo lo vede con un nuovo allenatore, il bravo Alfio Cazzetta, ed una nuova maglia, quella dell’Aeronautica Militare. Non ha perso certo lo smalto e raccoglie successi importanti ovunque. Nel 1989, a Lastra a Signa (FI), giunge secondo dietro un certo Lambruschini, in 3’46″9 sui 1500, tempo che gli permette di gareggiare ai Campionati Italiani Assoluti di Pescara dove arriva nei primi 10.
Da quel momento la sua carriera lo vedrà cambiare allenatore (lo seguirà prima Ennio Panetti e successivamente sarà allenatore di sé stesso) e maglie. C.S. Forestale Rieti, Libertas Catania, Atletica Brugnera, 5 Torri Trapani fino alla sua squadra attuale: l’Indomita Torregrotta. E’ stato protagonista praticamente in tutte le specialità del mezzofondo veloce, prolungato e del fondo e sempre su palcoscenici di altissimo livello: campionati italiani, serie A, gare internazionali su strada, Vivicittà. Sotto l’ora e 10 minuti nella maratonina, sotto le 2 ore e trenta nella maratona e sempre competitivo nelle gare veloci. Il tutto condito dagli impegni della sua carriera militare che , tuttavia, non lo hanno mai allontanato dalla sua grande passione. Gli chiediamo da subito scusa se abbiamo tralasciato qualcosa ma il suo percorso sportivo è davvero molto corposo.
Negli ultimi anni, da amatore, è sempre protagonista, prima nel Nord Italia e poi in Sicilia. Fra le altre cose ottiene, proprio in questi anni, una delle migliori prestazioni italiane di sempre nel settore delle ultramaratone: corre, in 6 ore, 85 km e 172 metri. E dopo sempre le gare su pista a vederlo da protagonista. Quest’anno, ad esempio, settimo ai Campionati Italiani indoor di Ancona in 4’41” sui 1500 tra i master 50. Insomma, se cercate una campione, non andate a guardare troppo lontano. Salvadore è un esempio di uomo e atleta di grande valore. La sua forza sono la dedizione e la passione che ne fanno un eccezionale esempio per tutti i giovani che si avvicinano a questo sport. Complimenti, Michelangelo! In bocca al lupo, campione di casa nostra!