La “Lotta al Doping” nelle parole di Antonio La Torre
Il simposio di studio e aggiornamento, tenutosi presso l’Auditorium comunale “F. Borà” di Gioiosa Marea, ha fatto da prologo alla prima prova del Cds di marcia, valida come Campionato Italiano della 50 km. Il direttore tecnico della FIDAL è stato il relatore d’eccezione.
Si è tenuto sabato pomeriggio, presso l’Auditorium comunale “F. Borà” di Gioiosa Marea, alla vigilia della prima prova del CdS di marcia, valida come Campionato Italiano della 50 km Assoluti e della 20 km Juniores e Master, il simposio di studio ed aggiornamento sulla “Lotta al Doping”. L’importante evento, che era aperto a tutti, è risultato utile per l’ottenimento dei crediti formativi ai tecnici FIDAL di qualunque livello.
A fare gli onori di casa è stato in apertura il sindaco di Gioiosa Marea, Ignazio Spanò: <<Parlare di doping nello sport è un argomento attualissimo. Da parte non soltanto degli addetti ai lavori, ma anche dei cittadini comuni c’è, infatti, particolare attenzione verso questa problematica. Doparsi è moralmente scorretto e nasce dalla ricerca del risultato e del voler primeggiare ad ogni costo, inoltre mette a serio rischio la salute degli atleti. Questo importante convegno si svolge in occasione di un appuntamento storico per la nostra comunità>>.
Tra i moderatori il Prof. Ludovico Magaudda (Ordinario Università di Messina – Responsabile U.O. di Medicina dello Sport – Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Motorie e Sportive): <<La lotta al doping è tra gli obiettivi primari anche del Club Panathlon, che si preoccupa di promuovere le buone pratiche nello sport e del fair play. Cerchiamo, quindi, di sostenere tutte le iniziative che mirano a determinati scopi>>. Insieme a lui, i professori Fabio Trimarchi (Università di Messina – U.O. di Medicina e dello Sport), Rosario Cannavò (Fiduciario Tecnico Regionale) e Marcello Giaccone (Centro Studi FIDAL Sicilia).
Relatore di prestigio Antonio La Torre, direttore tecnico della FIDAL Nazionale e Prof. Associato di Metodi e Didattica delle Attività Sportive all’Università di Milano, che ha ideato il progetto “Lotta al Doping” con Adolfo Rotta. In precedenza, nel corso della mattinata, La Torre aveva incontrato al “Cinema Comunale Patti – Teatro Beniamino Joppolo” 300 studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Borghese Faranda”.
<<II doping – ha sottolineato il direttore tecnico della FIDAL – è un reato ben regolato dalla legge 376/2000. Sono inoltre convinto che usare alcune sostanze significhi far morire la metodologia di allenamento. Noi tecnici dobbiamo soprattutto dedicarci al tema della creatività e dell’innovazione negli allenamenti per ottenere dei migliori risultati. Non esiste pensare che certi traguardi si possano raggiungere soltanto grazie al doping. I dopati dello sport, anzi, andrebbero chiamati a tutti gli effetti drogati>>. Infine, La Torre ha tracciato un ricordo della Sidoti: <<Anna Rita, così minuta rispetto alle altre atlete, è stata una grandissima campionessa che ha ottenuto tanti successi ed ha attraversato sempre la vita con una forza incredibile, anche nell’ultima fase della malattia>>.
Gioacchino Calapai, Prof. Ordinario di Farmacologia e Tossicologia all’Università di Messina, si è soffermato sull’uso delle sostanze nello sport, evidenziando un periodo chiave: <<Il 1999 è stato un anno cruciale sia istituzionalmente che per il lato sportivo. Penso alla vicenda di Marco Pantani, escluso dal Giro d’Italia per un valore di ematocrito al di sopra del consentito. Nello stesso anno è stata istituita la WADA>>.
Domani mattina (domenica 27 gennaio, ndr) a San Giorgio di Gioiosa Marea prenderà il via alle ore 8 la 50 km, poi a seguire le competizioni delle altre distanze. La gara, dedicata all’indimenticata campionessa Anna Rita Sidoti, vedrà protagonisti numerosi specialisti azzurri. La manifestazione è organizzata dalla Polisportiva Europa e dal comitato provinciale della FIDAL, che si avvalgono del supporto dell’Amministrazione locale, dell’associazione “Strada Facendo…San Giorgio” e dell’Avis di Gioiosa Marea.