Nicholas Artuso: “Sono orgoglioso di essere nelle Fiamme Gialle”
Il 20enne velocista di Pace del Mela ha ricevuto, nelle scorse settimane, la chiamata più attesa, quella che gli ha comunicato l’arruolamento nel gruppo sportivo della Guardia di Finanza.
Ne ha fatta di strada, in breve tempo, Nicholas Artuso, da giovane portiere di calcio a 11 e beach soccer ad atleta della Guardia di Finanza. Il 20enne velocista di Pace del Mela ha ricevuto, nelle scorse settimane, la chiamata più attesa, quella che gli ha comunicato l’arruolamento nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. “Se dovessi pensare a quanto mi è accaduto in tre anni – racconta Artuso – devo dire che sono stati tanti i bei momenti vissuti e le grandi emozioni. Un percorso ricco di soddisfazioni e molto veloce, che mi ha portato, grazie a chi mi sostiene, a cominciare dal mio allenatore, a raggiungere un punto importante della mia carriera”.
Dopo una rapidissima ascesa, hai avuto qualche problema fisico, ma la fiducia dei tecnici nei tuoi mezzi rappresenta un attestato di stima: “Ero sempre stato in crescita e la botta presa nel 2018 mi ha un po’ scosso, ma le Fiamme Gialle credono in me e sono molto contento che si siano fidati delle mie precedenti prestazioni. Mi impegnerò al massimo per ripagarli con i risultati in pista”. Quando è giunta la notizia hai condiviso la gioia con l’Atletica Villafranca. “Prendere un ragazzo da scuola e fargli fare in sei mesi la sesta prestazione europea di categoria non è da tutti, così come poi vincere subito un campionato italiano. Franco Ripa ed i suoi collaboratori ci sono riusciti con me e, quindi, senza di loro non sarei dove sono adesso. L’Atletica Villafranca è una squadra meravigliosa, una “famiglia”, amo l’umiltà e la voglia di andare a gareggiare senza nessun pensiero, tranne che dare tutto divertendosi, che mi hanno insegnato”.
Sta per iniziare il periodo delle indoor, quali i tuoi programmi a breve e lungo termine? “Sarà un anno molto impegnativo con diversi importanti appuntamenti internazionali in calendario. Inizierò con qualche competizione utile a testare quello che abbiamo fatto nella preparazione invernale. Si parte ad Ancona giorno 20, poi sarò ai Tricolori, puntando al minimo per gli Europei Assoluti di Glasgow. All’orizzonte c’è pure il sogno dei Mondiali in Qatar, ma è ancora presto per parlarne”. Il 9”99 del tuo amico Filippo Tortu nei 100 metri funge da stimolo per te? “Filippo è un ragazzo meraviglioso sia atleticamente che moralmente, una persona che piace avere accanto in ogni momento della giornata. Per me è un modello da seguire e grazie a lui l’atletica leggera italiana si sta ritagliando uno spazio mediatico maggiore rispetto al passato”.
Sono alle spalle gli acciacchi legati alla pubalgia? “Sto per fortuna meglio. Il lavoro prosegue nel modo previsto, ma rimango cauto da questo punto di vista perché, anche dodici mesi fa, sembrava filare tutto liscio. Ho sfiorato il “pass” per la rassegna iridata e poi il dolore è arrivato improvviso nelle manifestazioni all’aperto. Sono molto attento, quindi, agli esercizi da fare per non lasciare nulla al caso”.