Vittorie africane alla “6^ Napoli City Half Marathon”
Si sono imposti sulle strade partenopee l’eritreo Amlosom e la keniana Angela Tanui. Vicini al primato personale i due primi italiani, Yassine Rachik e Giovanna Epis.
Numerosi runner hanno invaso, domenica 24 febbraio, Napoli con il loro sorriso e la loro energia in occasione della “6^ Napoli City Half Marathon”. Partita come da programma alle 9 in punto da viale Kennedy la mezza partenopea ha vissuto una giornata memorabile con ben 14,5 km di percorso tutti frontemare, uno scenario unico e tra i più affascinanti del mediterraneo passando per i punti più belli quali Castel dell’Ovo, il Teatro San Carlo, piazza del Plebiscito.
Si è corso davvero forte, l’obiettivo era andare ‘#sottolora’ come recitava il nuovo hashtag battezzato per l’evento, ma purtroppo l’obiettivo non è stato raggiunto. Il forte vento ha condizionato l’esito della competizione, la prima parte in particolare fino al giro di boa posto al 9,7km a Sant’Erasmo è stata più dura del previsto.
Ha vinto l’eritreo Nguse Amlosom in 1h02’09”, il vero favorito della vigilia, forte del suo primato personale di 59’39” segnato nel 2014: “E’ stata una gara fantastica, correre su questo percorso e in questa città è davvero unico. Un’emozione unica anche se avrei potuto fare veramente meglio, ma il vento ha rovinato un po’ i piani di tutti noi. Siamo passati in 30’06 ai 10km e poi in 44’24” al 15 km, siamo andati forte appunto dal decimo chilometro in poi con il vento alle spalle che ci ha permesso di recuperare, correndo anche a 2’47” per diversi chilometri segnando un parziale di 14’20” sui 5 km”.
A presentarci meglio il campione eritreo è proprio il suo coach Massimo Magnani che l’ha seguito sulle strade napoletane: “Collaboro con dei progetti per la formazione di allenatori in Eritrea, Nguse è un ottimo atleta e si allena con un gruppo di ragazzi davvero forti. Ha fatto cose egregie in passato, poi qualche infortunio l’ha tenuto lontano dall’eccellenza ma ora ha risolto questi problemi e sta tornando sui livelli che gli competono. Ora si allenerà qui in Italia per due settimane per partecipare anche alla Roma Ostia in marzo. Il suo obiettivo potrebbe essere la finale dei mondiali di Doha nei 10000 metri se verrà convocato, ma sono in tanti in Eritrea a meritarsi la maglia nazionale. Poi in base a questo vedremo se fare l’esordio in maratona tra l’autunno o l’inverno dove potrebbe correre almeno sul passo dei 2h08.”
A completare il podio della “6^ Napoli City Half Marathon” troviamo Moses Kemei appena dietro a Amlosom in 1h02’11”, un arrivo con uno sprint finale davvero emozionante. Terza posizione per il connazionale keniano Ishmael Kalale in 1h02’23”. Primo italiano un brillante Yassine Rachik (Atl. Casone Noceto), quarto assoluto che non ha mai perso di vista il trio africano davanti finendo in 1h02’29”:
“Stavo bene e l’ho dimostrato. Con il mio allenatore Alberto Colli stiamo facendo un ottimo lavoro e il periodo di altura in Etiopia sta dando i suoi frutti. Ho avuto qualche problema quest’ultima settimana all’anca, ancora ieri qui a Napoli mi sono fatto manipolare da un fisioterapista per essere al meglio in gara. Se non fosse stato per il vento avrei corso sicuramente almeno in un minuto in meno andando a segnare un primato personale. Ma le gare sono anche queste, fa parte del gioco, ci sono giorni con condizioni favorevoli e alcuni meno. La prima parte di gara è stata piuttosto lenta, ero davanti insieme agli altri africani, poi dopo il 10 km hanno aumentato in maniera esagerata per me, ho preferito rimanere sul mio passo perché esagerando forse avrei potuto ‘saltare’. Ma mi sento bene, ora testa bassa e allenamenti per Maratona di Londra”.
E’ soddisfatto anche l’azzurro Stefano La Rosa (Carabinieri) tornato alla Napoli City Half Marathon dopo la bella esperienza del 2018. 8° posto per il grossetano in 1h03’56”, tempo migliore rispetto all’anno passato:
Gara femminile saldamente in mano alla favorita della vigilia la sempre sorridente Angela Tanui. La keniana vince la 6^ Napoli City Half Marathon in 1h09’53” dimostrando di essere sui livelli d’eccellenza che ha dimostrato di valere in questi anni. Ancora Kenya, per una magica tripletta, per il resto del podio. 1h11’33” per la seconda classificata Betty Wilson Lembus e 1h11’35” per Martha Wanjiku Njorge oggi al debutto sulla distanza di mezza maratona in una gara europea.
Quinta assoluta e prima italiana la portacolori dei Carabinieri Giovanna Epis in un più che positivo 1h12’29”: “Due secondi, solo due secondi dal mio primato personale che avevo fatto l’anno scorso in marzo ai mondiali di half marathon a Valencia. Avrei dovuto crederci di più, ho questo piccolo rammarico, ma ho la prova ora della mia buona condizione di forma. Sono in crescita e l’ho dimostrato. Non era per nulla facile correre su ritmi elevati, la prima parte con il vento contro ti faceva capire che davvero non era giornata per pensare a ritmi elevati o primati personali. Un bel percorso, tornerò senz’altro, si può correre davvero veloce. Adesso preparo in aprile la maratona di Rotterdam con il mio allenatore Giorgio Rondelli”.
Articolo e FOTO tratti dal comunicato stampa degli organizzatori