Dominio etiope alla Maratona di Roma
Nella Capitale in 10mila hanno corso sotto la pioggia. La venticinquesima edizione della gara è andata a Zawude Heyi e Megertu Alemu. Quest’ultima, con il tempo di 2h22 ’52, ha migliorato di un secondo il record della competizione che resisteva dal 2008.
E’ caduto il primato femminile alla XXV Acea Maratona Internazionale di Roma. Doppietta etiope nella gara, svolta per lunghi tratti sotto una pioggia battente che ha disturbato gli atleti, soprattutto nella prima mezz’ora. Al via circa diecimila runners (7080 italiani e 2920 stranieri provenienti da 88 nazioni differenti) per la prova da 42,195 km. Si è corso nel cuore della Roma imperiale, con arrivo all’interno del Circo Massimo.
In copertina la ventiduenne Alemu Megertu che, con il tempo di 2h22 ’52, ha migliorato di un secondo il record della competizione che resisteva dal 2008, stabilito dalla russa Galina Bogomolova, abbassando di oltre 5 minuti il personale sulla distanza. Al traguardo Megertu ha preceduto la connazionale Muluhabt Tsega, giunta seconda in 2h 26’41, e un’altra etiope, Chaltu Negesse (2h30’45). Quarto posto per l’azzurra Laila Soufyane (Esercito), di nuovo impegnata in una maratona dopo due anni e mezzo, che ha finito le fatiche con il crono di 2h34’54.
Etiopi protagonisti anche al maschile, con il successo di Tebalu Zawude Heyi, primo all’arrivo in 2h08’37. Sul podio altri due etiopi, Tesfa Wokneth (2h09’17) e Yihunilign Adane (2h09’53). Daniele Meucci (Esercito) è stato costretto al ritiro per problemi fisici, dopo avere percorso 33 km. Il primo degli italiani in classifica è stato, quindi, Ahmed Nasef (Atletica Desio), undicesimo in 2h16’57. Sono stati 18.000 i partecipanti della Stracittadina non competitiva (5 km) con partenza da piazza Venezia e arrivo al Circo Massimo. Il primo tra gli uomini è stato Juan Negreira, la prima donna Sara Carnicelli dell’Athletica Vaticana.