Ekiru, è record a Milano. Puccio emoziona tutti
Il keniota, classe 1993, ha polverizzato il precedente primato di 2h07:13, tagliando il traguardo in 2h04:46. Tra le donne successo di Vivian Kiplagat Jerono in 2h22:25. In evidenza il parroco di Santa Venera a Barcellona Pozzo di Gotto, che ha corso i 42 km per l’Atletica Vaticana, baciando la terra all’arrivo dopo 2h35:58.
La Generali Milano Marathon entra nel gotha delle maratone mondiali grazie al nuovo record del keniota, classe 1993, Titus Ekiru, che ha polverizzato il precedente primato di 2h07:13, tagliando il traguardo in 2h04:46, quarto tempo mondiale dell’anno. Sul podio della competizione internazionale di running, organizzata da RCS Sports & Events – RCS Active Team, sono saliti anche il keniota Evans Chebet Kiplagat con un tempo di 2h07:22 e il connazionale Edwin Koech Kipngetich al terzo posto in 2h08:24. Stefano La Rosa è il primo italiano in classifica, al settimo posto in 2h14:16. Dopo di lui Alessandro Giacobazzi con 2h17:45.
Miglior crono femminile di sempre su suolo italiano per la keniota Vivian Kiplagat Jerono, all’arrivo in 2h22:25. Medaglia d’argento per la connazionale Joan Kigen Jepchirchir che ha chiuso in 2h32:32. Terza classificata l’etiope Ayelu Hordofa Abebe con 2h37:50, mentre al quarto posto l’atleta croata Nikolina Šustic (2h38:47).
Tra le curiosità, che hanno destato l’interesse del comitato organizzatore, la performance di Don Vincenzo Puccio. Il parroco di Santa Venera a Barcellona Pozzo di Gotto, classe 1974, ha corso i 42 km per l’Atletica Vaticana, baciando la terra all’arrivo dopo 2h35:58. Puccio è risultato il quarto atleta assoluto nella categoria M45 e il numero 26 in totale, 24° tra gli uomini. La francese Juliette Lawson (classe 1999) e Giovanna Mondini, di 72 anni, sono state la più giovane e la più anziana tra le maratonete in gara.
A fianco della competizione regina, le strade di Milano hanno visto correre anche i partecipanti della staffetta benefica Europ Assistance Relay Marathon. Il progetto solidale Charity Program, con madrina la modella e influencer Paola Antonini, ha raccolto oltre un milione di euro, devoluti in beneficenza a favore delle oltre cento Onlus partecipanti, posizionando Milano al secondo posto in Europa tra gli eventi di raccolta charity dopo l’inavvicinabile London Marathon. Anche Generali, title sponsor della Milano Marathon 2019, ha partecipato alla corsa amatoriale con oltre 200 dipendenti e 40 team, sostenendo l’iniziativa di Gruppo “The Human Safety Net – Ora di futuro” e dedicando ai più piccoli il “Generali Kids Village” nel parco di CityLife per incoraggiare la pratica dello sport e promuovere uno stile di vita salutare per tutti.
La diciannovesima edizione della Generali Milano Marathon ha toccato il record di iscritti con 7623 adesioni alla maratona e 3971 staffette. Alla partenza della Bridgestone School Marathon, dedicata alla candidatura di Milano Cortina 2026, si sono presentati più 13 mila tra bambini e accompagnatori. “Il risultato della XIX Generali Milano Marathon rappresenta la chiusura perfetta di una tre giorni dedicata al mondo del running e dello sport, iniziata giovedì con l’inaugurazione della prima edizione del Milano Running Festival – ha dichiarato Andrea Trabuio, Direttore Generali Milano Marathon – RCS Sports & Events – Oltre 23.000 persone hanno corso oggi per le strade di Milano e abbiamo abbattuto tutti i record grazie agli straordinari tempi ottenuti, sia dal vincitore maschile che dalla prima atleta donna. La gara meneghina migliora ulteriormente il proprio primato come maratona più veloce mai corsa sul suolo italiano. Inoltre, la raccolta fondi che ha ampiamente superato il milione di euro è per noi fonte di grande orgoglio”.
Tra i protagonisti di questa grande giornata dedicata al running anche l’ex nuotatore e triatleta Massimiliano Rosolino, l’ex pallavolista Rachele Sangiuliano, l’attore Luca Argentero, il conduttore Edoardo Stoppa, la showgirl Juliana Moreira, la leggenda dello sci Kristian Ghedina, l’ex calciatore Massimo Ambrosini, la modella Nadège e il comico Giovanni Storti, autore del libro “Niente panico si continua a correre” scritto con Franz Rossi. (tratto dal comunicato stampa degli organizzatori)