Mezza di Trieste, aperta inchiesta sul no agli africani
E’ intervenuto su Facebook anche il segretario generale della FIDAL Fabio Pagliara. “Siamo la Federazione che applica già uno ius soli molto avanzato, dove l’uguaglianza e il rispetto sono l’assoluta normalità. Vigileremo con la massima attenzione, verificando i fatti e le motivazioni”.
In riferimento alle notizie di stampa e alle successive polemiche relative alla Mezza Maratona di Trieste del 5 maggio, che non prevederà la partecipazione dei campioni africani per “dire basta al mercimonio di atleti, che vengono sfruttati. Scelta etica.” (a detta degli organizzatori), la Federazione Italiana di Atletica Leggera informa che la Procura federale ha immediatamente aperto un’inchiesta volta ad accertare i fatti ed eventuali violazioni alle proprie norme e regolamenti commesse da società affiliate o da tesserati FIDAL.
E’ intervenuto su Facebook anche il segretario generale della FIDAL Fabio Pagliara. “Siamo la Federazione che applica già uno ius soli molto avanzato, dove l’uguaglianza e il rispetto sono l’assoluta normalità. Vigileremo con la massima attenzione, verificando i fatti e le motivazioni”. E’ stata chiesta una relazione alla FIDAL friulana. Mentre, anche su sollecitazione del CONI, in queste settimane si sta lavorando per una “rivisitazione del ruolo degli agenti”.
Articolo e FOTO tratti da www.fidal.it