Catherine Bertone tra i 400 italiani al via della “Prague Marathon”
Domenica 5 maggio saranno 16.500 i partecipanti, tra questi 10.600 in maratona e 5.900 impegnati tra Family Run e Walk with Dogs. Maratona di Praga che festeggia le nozze d’argento, sarà la 25esima edizione, start previsto alle ore 9 dalla Old Town Square con un tempo massimo di 7 ore. I runner percorreranno oltre al centro storico anche molti chilometri affianco al fiume Vltava.
Saranno ben 400 gli italiani che domenica 5 maggio correranno la 25^ edizione della “Volkswagen Prague Marathon”, gara insignita del prestigioso Iaaf Gold Label per il decimo anno e principale protagonista del circuito Runczech che raduna ben otto competizioni di altissimo livello. Eventi che hanno fatto correre nel 2018 più di 100mila persone in Repubblica Ceca, un numero enorme.
A capo dell’organizzazione da tanti anni c’è il napoletano Carlo Capalbo che, oltre ad essere il presidente di Runczech, lo è della commissione corse su strada della Iaaf e presidente di Asd Napoli Running, la società sportiva che da due anni organizza la Napoli City Half Mararthon di febbraio e la Sorrento Positano Ultramarathon in programma il prossimo 1 dicembre.
In totale, a Praga saranno 16.500 i partecipanti, tra questi 10.600 in maratona e 5.900 impegnati tra Family Run e Walk with Dogs. Maratona di Praga che festeggia le nozze d’argento, sarà la 25esima edizione, start previsto alle ore 9 dalla Old Town Square con un tempo massimo di 7 ore. I runner percorreranno oltre al centro storico anche molti chilometri affianco al fiume Vltava che verrà attraversato con ben sette ponti, compreso il famoso Charles Bridge. Ancora lungo i 42,195km si passerà davanti al Teatro Nazionale, alla Dancing House, al Municipio e tanti altri monumenti storici della capitale ceca.
Approfondendo le statistiche si conferma che saranno ben 5.000 gli stranieri sui 10.600 partecipanti che arriveranno da 92 nazioni estere. Le donne più di 2.500, rappresentando il 24% dei partecipanti totali e l’età media delle donne è di 40,4 anni mentre per gli uomini risulta un’età media di 42,7 anni.
L’anno scorso il tempo medio di tutte le donne impegnate nella maratona è stato di 4h19’29”, mentre gli uomini hanno corso mediamente in 3h50’52”. L’atleta più anziano è della Repubblica Ceca ha 85 anni mentre la donna più attempata è britannica e ne ha 75, mentre saranno più di mille i volontari impegnati. 20 le band musicali presenti sul tracciato.
Tra i top runner, Italia in prima fila grazie alla mamma-dottoressa valdostana Catherine Bertone, che da qualche anno sta sorprendendo per i suoi risultati di altissimo livello nonostante l’età (1972 anno di nascita) e gli impegni di famiglia e lavoro non trattandosi di una professionista: “Sto bene, sono tranquilla, sono ‘in bolla’ – fa sapere Catherine ormai in partenza per Praga – Gli allenamenti sono andati bene, senza intoppi, mi preoccupa un po’ il tempo, ho visto che è prevista temperatura fredda e soprattutto vento forte che è la cosa più grave. Non so ancora come vestirmi, non vorrei coprirmi troppo e poi avere caldo”.
Tre mesi di allenamenti e la scelta di qualche mese fa caduta su Praga per diversi motivi: “Dopo gli Europei di Berlino dell’agosto scorso ho avuto un autunno problematico anche per problemi familiari-personali e dunque mi sono ritrovata in ritardo con la preparazione. Alla Napoli City Half Marathon di fine febbraio sono andata maluccio ma ero proprio in ritardo sulla tabella, già a fine marzo stavo decisamente meglio, infatti alla mezza Santander di Torino sono arrivata a soli 7” dal mio primato personale. Praga dunque l’ho scelta perché era in fondo alla stagione e avevo i tempi giusti per prepararla”.
Catherine fa anche un bilancio dei suoi allenamenti: “Il tempo per allenarsi è sempre poco, ma alla fine riesco a fare in genere almeno 150km alla settimana, doppiando la sera con 10km davvero lenti solo due o tre volte al massimo. Solo in aprile in raduno in Toscana ho toccato i 170km ma lì avevo tutto il giorno a disposizione ed è stato più semplice”. Una scelta, quella di correre a Praga, avvenuta anche per motivi tecnici: “Inizialmente avevo pensato a Londra, ma poi guardando le classifiche degli anni scorsi mi sono resa conto che avrei rischiato di dover correre da sola per tanti chilometri, di non poter rimanere agganciata a nessuna. Infatti diverse atlete che dovevano fare tipo 2h25’ hanno chiuso anche sulle 2h30’”.
Quindi quale sarà la tattica? “L’ideale sarebbe passare in 1h14’30” alla mezza, ma vedremo se le condizioni meteo lo permetteranno, certo dovrò lavorare d’esperienza. Non voglio partire forte, non devo strafare nei primi chilometri. Ci sarà mio marito Gabriele con me a tirarmi fino al 25km. Sarebbe stupendo trovare come a Berlino 2017, quando feci 2h28’, trovare un bel gruppone anche di uomini così da poter correre coperta e in compagnia. In quel caso spegni il cervello, ti fai trascinare e risparmi energie preziose anche mentali che possono essere poi importanti nella parte finale”.
Ancora Italia nella lista delle élite runner con Elisa Stefani, classe 1986, che vanta un primato personale di 2h37’54” e ultima maratona corsa a Valencia con 2h38’16”.
Articolo e FOTO tratti dal comunicato stampa degli organizzatori