Artuso e Chilà raccontano i loro titoli Tricolore
Nella giornata d’apertura dei Campionati Italiani di atletica leggera, che si sono svolti a Rieti, il velocista di Pace del Mela ed il saltatore reggino hanno vinto i titoli Promesse rispettivamente dei 100 metri e del lungo.
Riccardo Ferrara ha conquistato, domenica 9 giugno, il bronzo Under 20 ai Campionati Italiani di atletica leggera, che si sono svolti a Rieti. Il portacolori dell’Atletica Olympus si è classificato, infatti, al terzo posto nel disco con la misura di 53,23 metri, fatta segnare all’ultimo lancio.
Meglio di lui hanno fatto il talentuoso pugliese Carmelo Musci (Aden Molfetta) con 57,86, che gli è valso il personale, incrementando il 57,05 di due settimane fa a Molfetta, ed il friulano Enrico Saccomano (Malignani Udine); per lui 55,38 e la conferma di una costante crescita di prestazioni. All’esordio nella categoria, il diciottenne calabrese ha messo, così, al collo la seconda medaglia nella rassegna laziale dopo l’argento di sabato 8 nel peso.
Nella giornata d’apertura di venerdì 7, il velocista di Pace del Mela Nicholas Artuso ed il saltatore reggino Gabriele Chilà hanno vinto i titoli Promesse rispettivamente dei 100 metri e del lungo. “Sono contento per l’oro – ha dichiarato Chilà al termine della manifestazione – già nei primi salti ho staccato gli avversari che maggiormente temevo e questo è stato fondamentale per assicurarmi il successo. A quel punto, la pressione era, infatti, tutta su di loro ed ho potuto gestire la situazione senza patemi.
Non ero al top della condizione per via di una fastidiosa botta all’anca. Ho cercato, quindi, di risparmiare le energie per essere esplosivo quando contava. Ora mi concentrerò sulla finale Scudetto dei societari, in programma sabato a Firenze. Lì tenterò di mettere altri centimetri; la pedana è buona e adatta alle mie caratteristiche ed avrò rivali di alto livello. Poi la testa sarà proiettata agli Europei Under 23 in Svezia, che è l’obiettivo principale della stagione per il quale sto lavorando da diversi mesi”.
Artuso si è detto soddisfatto dell’ennesima affermazione Tricolore, meno del tempo stabilito: “Salire sul gradino più alto del podio è sempre una grande gioia, ma il 10”51 mi sta stretto. Avevo un problema fisico, che ha messo a rischio la mia partecipazione. In pista sono riuscito ad impormi con la testa e la necessaria cattiveria agonistica ha fatto la differenza. Ho confermato di essere un uomo da finale. Adesso cercherò di centrare, entro giugno, il minimo per gli Europei, che è di 10”45. Avrò un’opportunità ad meeting di Orvieto, dove darò il massimo per farcela, poiché è alla mia portata”.
L’ottimo bottino siculo-calabro è stato completato dalla piazza d’onore nei 5000 metri dello Juniores Ayoub Idam (Cosenza K42), beffato, a pochi metri dal traguardo, dal laziale Francesco Guerra. Idam ha condotto quasi tutta la gara in solitaria, pagando il dispendio prolungato di energie nell’ultimo decisivo giro, ma il suo coraggio ha entusiasmato il pubblico almeno quanto la rimonta del beniamino di casa.