Protagonisti a Castelbuono i giovani di otto squadre (Palermo, Catania, Messina, Trapani, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Siracusa) contraddistinti da una maglia di un colore ben preciso. Un giro del percorso storico per Ragazzi/e da 1.134 metri, due tornate, invece, per Cadetti/e per un totale di 2.268 metri.
Fase di una delle gare femminili
Una manifestazione bella, interessante che ha avuto come obiettivo quello di promuovere il settore giovanile in particolare quello promozionale. Il “Trofeo delle Province”, che si è svolto, venerdì 26 luglio, nel corso del lungo pomeriggio di Castelbuono, ha riscosso il successo che meritava. Una gemma nel diadema del “94° Giro podistico Internazionale di Castelbuono”.
Otto squadre (Palermo, Catania, Messina, Trapani, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Siracusa) contraddistinti da una maglia di un colore ben preciso. Un giro del percorso storico per Ragazzi/e da 1.134 metri, due tornate, invece, per Cadetti/e per un totale di 2.268 metri. Caldo, fatica e sudore non sono mancati così come i sorrisi e la soddisfazione di organizzatori, allenatori e genitori.
Il podio della categoria Ragazzi
Tra i Ragazzi, prima la rappresentativa di Trapani, seguita da Messina e Siracusa con la vittoria individuale di Cristian Coppolino (Odysseus), che ha sbaragliato la concorrenza in 3’37”, ed il terzo posto di Sebastiano Coglitore della Polisportiva Europa.
Nella categoria Ragazze, successo di Siracusa su Palermo e Messina. Palermo ha festeggiato tra i Cadetti, davanti a Siracusa e Trapani. Infine, le Cadette con il podio Trapani, Catania e Palermo.
La rappresentativa peloritana era composta da: Coppolino Coglitore, Marco Pavone (Indomita Torregrotta), Giulia Feti (Podistica Messina), Eleonora Ficarra (Torrebianca), Federica Parisi (Odysseus) tra i Ragazzi/e e dai Cadetti/e Francesco Crifò (Podistica Messina), Sergio Giacobbe (Odysseus), Mario Jayasuriya (Odysseus), Giusy Sframeli (Indomita), Giulia Bucca e Lucrezia Rao Genovese, entrambe della Duilia Barcellona. Accompagnatori: Giovanni Barbera ed Emanuele Torre.
