Salto in alto, Stefano Sottile è volato a 2,33
Il piemontese, autore della migliore prestazione mondiale dell’anno, è diventato il terzo italiano di sempre all’aperto ed ha inoltre battuto la migliore prestazione italiana under 23 che apparteneva a Gianmarco Tamberi (2,31 nel 2012).
Nell’ultima giornata degli Assoluti di Bressanone è stato Stefano Sottile il grande protagonista. Il 21enne piemontese delle Fiamme Gialle si è preso letteralmente la scena, superando quota 2,33 nel salto in alto e realizzando la migliore prestazione mondiale dell’anno. Soltanto i russi Ilya Ivanyuk e Mikhail Akimenko hanno saltato questa stessa misura. Sottile, diventato il terzo italiano di sempre all’aperto – alla pari con Marcello Benvenuti (1989) e Marco Fassinotti (2015) – ha inoltre battuto la migliore prestazione italiana under 23 che apparteneva a Gianmarco Tamberi (2,31 nel 2012). Da parte di Sottile, allenato da Valeria Musso, è stato un autentico monologo verso l’oro: 2,22 al secondo, poi 2,28 e infine 2,33 al terzo tentativo. Dietro di lui si sono piazzati Manuel Lando (Atletica Vicentina) ed Eugenio Meloni (Carabinieri) secondo e terzo. Nel 2018 Sottile aveva già conquistato il titolo di campione italiano ai campionati italiani assoluti indoor di Ancona.
“Un successo del sistema atletica”, così il presidente della Federazione di atletica leggera, Alfio Giomi ha commentato, in un’intervista sul sito della Fidal, i risultati azzurri maturati in questa prima parte della stagione, culminati in un luglio di emozioni forti tra gli Europei U23 di Gavle e la rassegna continentale U20 di Boras e infine negli Assoluti di Bressanone illuminati dal 2,33 nell’alto di Stefano Sottile nella giornata conclusiva. “L’atletica italiana gode di buonissima salute”, spiega Giomi.