Tortu settimo nella finale mondiale dei 100 metri
Lo sprinter milanese (10.07 nell’ultimo turno) ha centrato, comunque, l’appuntamento con la storia, a 32 anni da Pavoni. Promosso anche Claudio Stecchi nell’asta (5,75), eliminata la staffetta mista, out per soli 36 centesimi.
Il sabato di Doha ha regalato all’Italia il secondo finalista mondiale della storia dei 100 metri: 32 anni dopo Pierfrancesco Pavoni (che fu tra gli otto sia nei 100 che nei 200 ai Mondiali di Roma 1987) è arrivato Filippo Tortu, che ha iniziato la sua esperienza iridata – in attesa della staffetta 4×100 – al settimo posto assoluto, correndo in 10.07 (+0.6). Oro allo statunitense Coleman (9.76), davanti all’immortale Justin Gatlin (USA, 9.89) e al canadese Andre De Grasse (9.90).
In precedenza, Tortu aveva ottenuto la promozione al turno decisivo chiudendo al terzo posto (10.11) la sua semifinale, con un solo millesimo di secondo di margine sul quarto classificato, e al termine di una rimonta straordinaria. Sfortunato Marcell Jacobs, l’altro azzurro impegnato nelle semifinali dei 100 metri, eliminato con un 10.20 che è peggiore del 10.07 del primo turno.
Qualificazione alla finale anche per il saltatore con l’asta Claudio Stecchi, che ha valicato con grande sicurezza i 5,75 richiesti per il passaggio diretto. Niente da fare per gli staffettisti della 4×400 mista (Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Raphaela Lukudo e Brayan Lopez, 3:16.52 il loro tempo), noni e fuori dalla finale per soli 36 centesimi di secondo, così come Giovanni Faloci nel disco (59,77).
Tra gli altri titoli assegnati nella serata, da segnalare quello del lungo, conquistato dal giamaicano Tajay Gayle con un sensazionale 8,69 (decima prestazione mondiale di sempre), e quello dei 10000 metri donne, andato all’olandese Sifan Hassan, con il miglior crono mondiale dell’anno (30:17.62).
Articolo e FOTO (Colombo) tratti da www.fidal.it