Maratona Berlino: Kenenisa Bekele sfiora il record
Il leggendario campione etiope ha vinto la 42,195 km tedesca in 2h01:41, ad appena due secondi dal primato di Kipchoge. Si migliora El Fathaoui, tredicesimo con 2h11:08, poi 22° La Rosa in 2h13:48.
Straordinaria prestazione di Kenenisa Bekele a Berlino. Il 37enne primatista del mondo di 5.000 e 10.000 metri ha vinto, domenica 29 settembre, la Berlin Marathon con il sensazionale tempo di 2h01:41, un crono che sfiora di soli due secondi il record del mondo di 2h01:39 ottenuto dal keniano Eliud Kipchoge lo scorso anno, sempre nella grande classica della capitale tedesca.
Una gara dai tratti incredibili nelle posizioni di vertice: il secondo arrivato, l’altro etiope Birhanu Legese ha chiuso in 2h02:48 (2h04:15 il precedente personale a Dubai nel 2018), ora terza performance all-time e miglior risultato di ogni epoca per un non vincitore, e il terzo, ancora un etiope, Sisay Lemma, in 2h03:36 ha sensibilmente ritoccato il 2h04:08 ottenuto un anno e mezzo fa sempre nella maratona di Dubai.
Bekele insieme al gruppo leader è transitato a metà gara in 1h01:05, prima che l’azione di Legese dopo il 33esimo chilometro permettesse a quest’ultimo di guadagnare una dozzina di secondi sui migliori. La reazione di Bekele dal 35esimo al 40esimo chilometro è stata straordinaria, con i cinque chilometri coperti in 14:15, recuperando la testa della corsa e un vantaggio di 30 secondi su Legese, per centrare vittoria, record nazionale, secondo crono di sempre e miglior prestazione mondiale dell’anno, con la seconda parte di gara coperta in 1h00:36!
L’impresa di Bekele, già in passato vicino di soli sei secondi al vecchio record del mondo, rilancia le sue ambizioni per l’ultimo traguardo di una carriera fantastica, i Giochi di Tokyo 2020. Tuttavia, l’occasione di migliorare il primato del mondo è stata vanificata (come evidente nella tabella in fondo) dal minor ritmo del gruppo di testa dopo il transito di metà gara. Passati a metà percorso un secondo più veloci di quanto fece Kipchoge, in quattro chilometri Bekele e gli altri runner hanno accumulato un ritardo di sette secondi, divenuti dieci nel successivo segmento di cinque chilometri, laddove nella gara del 2018 il keniano fece la differenza.
Recuperando il terreno perso su Legese, Bekele si è rifatto sotto anche sulla soglia del record, transitando al 40esimo chilometro in vantaggio di due secondi, un tesoro perso durante gli ultimi 2,195 km. Bekele ha impiegato 6:11 per l’ultimo tratto, Kipchoge lo fece in 6:07. Nelle posizioni di vertice anche Yassine El Fathaoui (Circolo Minerva), tredicesimo in 2h11:08. Il 37enne nato in Marocco, ma cittadino italiano e residente in provincia di Parma, demolisce il record personale che era finora di 2h17:04 ottenuto a Roma in questa stagione. Ventiduesimo posto invece per il grossetano Stefano La Rosa (Carabinieri) con 2h13:48 dopo un passaggio intermedio di 1h05:30 e aver mantenuto un ritmo da 3:07 ogni mille metri fino al trentacinquesimo chilometro.
Al femminile ancora Etiopia con doppietta per le prime due posizioni: vittoria e personal best di Ashete Bekere Dido in 2h20:14, solo sette secondi più veloce di Mare Dibaba (2h20:21), davanti alla keniana Sally Chepyego (2h21:06). Grande prova anche per la quarta, l’altra etiope Helen Tola, in 2h21:36. Quinta la statunitense Sara Hall, moglie del collega di specialità Ryan Hall e protagonista di tante 42 km negli anni scorsi, in un pregevolissimo 2h22:16. Sesta la tedesca di origini africane Melat Kejeta in 2h23:57.
Questo il confronto tra i passaggi di Eliud Kipchoge (2h01:39 nel 2018) e Kenenisa Bekele (2h01:41 nel 2019).
intermedio | Kipchoge 2018 | Bekele 2019 |
5 km | 14:24 | 14:24 |
10 km | 29:01 | 28:53 |
15 km | 43:38 | 43:29 |
20 km | 57:56 | 57:58 |
21,097 km | 1h01:06 | 1h01:05 |
25 km | 1h12:24 | 1h12:30 |
30 km | 1h26:45 | 1h26:55 |
35 km | 1h41:12 | 1h41:15 |
40 km | 1h55:32 | 1h55:30 |
42,195 km | 2h01:39 | 2h01:41 |
Articolo tratto da www.fidal.it