No al doping, fondi da Commissione Europea
Finanziato il progetto della FIDAL con l’Università degli Studi di Milano e La Sapienza di Roma per diffondere la cultura dello sport pulito.
Altro passo importante nella lotta al doping. La FIDAL, insieme all’Università degli Studi di Milano con i prof. Codella (responsabile scientifico), La Torre (direttore tecnico azzurro e professore associato Unimi), prof. Luzi (Unimi) e l’Università La Sapienza di Roma (prof. Lucidi e Chirico) è stata finanziata dalla Commissione Europea per un progetto Erasmus Plus – Collaborative Partnership, denominato I Run Clean.
In collaborazione con l’omonima piattaforma di e-learning sull’antidoping della European Athletics, questo programma si arricchisce del contributo di altri sette partner europei e mira alla diffusione di un’educazione antidoping non più indirizzata solo ad atleti professionisti, ma anche a dilettanti, studenti, allenatori di atletica e genitori.
Molte delle federazioni nazionali europee di atletica hanno già aderito alla necessità di ottenere, per i propri atleti che competono, una “licenza antidoping”. L’I Run Clean dell’Erasmus Plus mira ad estendere questo pacchetto formativo a livello internazionale, e si staglia come il programma antidoping onnicomprensivo di più ampia scala, a livello europeo, mai realizzato.
In questa applicazione coronata da successo, ruolo importante ha avuto il progetto Lotta al Doping ideato da Adolfo Rotta e Antonio La Torre, che ormai da tre anni è attivo su scala nazionale e che vede coinvolti oltre 20.000 studenti ogni anno nelle conferenze promosse all’interno delle scuole superiori dalla FIDAL.
Articolo e FOTO tratti da www.fidal.it