“Verona Marathon” tra conferme e novità
Condizioni climatiche difficili che non hanno forse consentito grandi prestazioni. La grande sorpresa è arrivata da Luka Kimutai Lagat che, all’esordio sulla distanza, ha tagliato per primo il traguardo con il crono di 2h18’53”. Tra le donne, affermazione della croata Nikolina Sustic.
La pioggia battente ed il vento non hanno fermato nella notte e all’alba di domenica 17 novembre i 600 volontari della Verona Marathon, che hanno perseverato nell’organizzare e preparare al meglio tutto il percorso di questa 18^ edizione.
Sforzi che non sono stati vani, la fortuna ha leggermente aiutato gli organizzatori perché poco prima del via ha smesso di piovere. E’ rimasto il vento ad accarezzare, e anche purtroppo a frenare, un po’ gli atleti. Poco male, gli 8mila partecipanti della Verona Marathon, della ZeroWind Cangrande Half Marathon e della Bridgestone Last 10k hanno vissuto una giornata di grandi emozioni e di sicuro divertimento.
Condizioni climatiche difficili che non hanno forse consentito grandi prestazioni. Ci sono state, però, conferme e qualche novità. La prima sorpresa è arrivata da Luka Kimutai Lagat che, all’esordio sulla distanza di maratona, ha vinto la gara in 2h18’53”.
“Sono felice, non è un gran tempo e posso fare di meglio, ma correre sulle strade di Verona è stato davvero forte” le parole del giovane keniano. Al secondo posto il secondo esordiente del giorno, Jonathan Cheruiyot Kipkoche in 2h24’20” mentre applausi per il bresciano Marco Ferrari (Atl. Paratico), ultramaratoneta azzurro, che con 2h27’42” è salito sul podio come primo italiano e terzo classificato assoluto.
La conferma è arrivata, invece, da Nikolina Sustic che per la terza volta, la seconda consecutiva dopo il 2018, vince la Verona Marathon. La croata, campionessa mondiale di ultramaratona 100km, nonostante il vento e i sampietrini scivolosi ci ha impiegato 2h41’05”, un minuto abbondante in meno rispetto all’anno passato.
Il vuoto dietro di lei: seconda si è piazzata la svedese Anna Jonsson con 2h49’12” e terza l’ungherese Tunde Szabo in 2h52’30”. Festa per i colori italiani grazie al quarto posto della bionda milanese Claudia Gelsomino (Cardatletica), che con 2h53’25” ha fatto segnare il nuovo primato italiano di categoria F50 in maratona, obiettivo dichiarato alla vigilia e centrato da vera outsider.
Il keniano Moses Kemei si è aggiudicato la “ZeroWind Cangrande Half Marathon”, calando il bis dopo il successo targato 2018. Il ritmo non è quello dell’anno scorso, poiché la giornata non gli ha consentito di correre al meglio. Il tempo di 1h03’11” ha ribadito, comunque, il livello internazionale e la scorrevolezza del percorso.
Articolo e FOTO (Carlo Ambrosi) tratti dal comunicato stampa degli organizzatori