Il 63° Campaccio parla etiope, bene Crippa e Battocletti
C’era tanta attesa per una gara che vedeva al via i migliori del recente campionato europeo di corsa campestre, a spuntarla però è stata ancora una volta la pattuglia africana.
Entusiasmo, folla, ragazzini, amatori, vecchie glorie, tanti tifosi e grandi, grandissimi campioni. Questi gli ingredienti fondamentali del 63° Campaccio Cross Country, che si è svolto lunedì 6 gennaio sui mitici prati intorno allo stadio Angelo Alberti di San Giorgio su Legnano.
UOMINI – C’era attesa per una gara che vedeva al via i migliori del recente campionato europeo di corsa campestre, a spuntarla però è stata ancora una volta la pattuglia africana questa volta con una doppietta etiope ed un terzo posto di matrice keniana. Vittoria per il 63° Campaccio per Mogos Tuemay in 29’01” che nel corso del 4° giro dà uno strappo al gruppone e conquista metri di distacco che si porterà fino al traguardo. Prova a reggere l’urto solo il connazionale Lemecha Girma, argento ai mondiali di Doha nei 3000 siepi, che termina in 29’11. A soli 2”, in 29’13” in terza posizione c’è Robert Keter, il neo primatista mondiale dei 5km sul strada, che ha vinto il duello per il gradino basso del podio con l’applaudissimo Yeman Crippa (Fiamme Oro) oggi quarto in 29’18”, stessa posizione del 2019, ma mai così vicino al podio.
“Sì, all’inizio del quinto e ultimo giro ero terzo appaiato insieme a Keter – dice Crippa – ha allungato e non sono riuscito a tenerlo, ma ho dato tutto, più di così non potevo fare, ma sto bene, sono appena dietro ai migliori del mondo e oggi ho la soddisfazione di aver battuto chi mi ha preceduto sul podio del campionato europeo un mese fa. Sono in crescita, ora andrò ad allenarmi al caldo in Portogallo per poi tornare il 25 gennaio e correre la Cinque Mulini. La stagione è tutta in preparazione delle Olimpiadi di Tokyo, 5000 e 10000m, vedremo cosa e come fare”.
In effetti, classifica alla mano, il turco di origini keniane, Aras Kaya, argento agli eurocross è alle spalle di Crippa, quinto in 29’33”, mentre lo svedese (origini Eritrea) campione europeo Robel Fsiha è addirittura 7° in 29’37”. Positive le prestazioni di Marouan Razine (Esercito) 6° in 29’36”, Yohanes Chiappinelli 8° in 29’50”, Sergiy Polikarpenko (Carabinieri) 9° in 30’06” e Michele Fontana 10° in 30’14”.
DONNE – Competizione femminile totalmente in mano a Kenya ed Etiopia per le prime cinque posizioni, ma c’è una giovane ragazzina che arriva dal Trentino che paura non ha e almeno per due giri su tre rimane nel gruppo e prova a tenere il ritmo. Lei è Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), al primo anno Promesse under 23, due volte campionessa d’Europa di Cross under 20 che si rivela la più forte specialista sulle brevi distanze in questo momento. Il successo del 63° Campaccio è per l’etiope Fotyen Hailu Tesfay che chiude i 6km in 19’27” vincendo una volata da brividi davanti a Margaret Kipkemboi, nientemeno che la vincente della BoClassic e vicecampionessa mondiale nei 5000m a Doha.
Terzo posto per la keniana Gloriah Kite in 19’29”. Tre ragazze tra le più forti al mondo in un battito di ciglia insieme al traguardo, Nadia appena dietro fa una gara coraggiosa: “Il ritmo dei primi due giri era forte ma sono riuscita a tenerlo – afferma Nadia mentre firma autografi ai tanti ragazzini – con mio padre Giuliano avevamo deciso di rischiare un po’, di osare, di avere coraggio. Sto bene, mi sento in forma ed è giusto provarci. Nell’ultimo giro hanno allungato e cambiato ritmo per due volte, inutile provare a seguirle, mi sarei bruciata. Sono contenta così, correre al Campaccio è un grande onore, una gara fantastica e poi è un po’ una continuità con ciò che ha fatto mio padre qui per tanti anni”.
Nella top ten anche Valeria Roffino (Fiamme Azzurre) settima in 20’32”, Federica Zanne, Martina Merlo e decima Sara Dossena (101 Running Asd) in 20’45”. La gara della maratoneta bergamasca non è tra le migliori, già a Bolzano non era arrivata tra le prime posizioni. Qualche problema fisico la sta leggermente rallentando in queste settimane, l’obiettivo rimane una maratona in primavera e ovviamente quella olimpica di Tokyo.
Un Campaccio Cross Country che nonostante i 63 anni d’età appare sempre più giovane e brillante, senza dubbio uno dei cross più importanti del mondo in questo momento. Atleti d’élite che gareggiano senza risparmiarsi, l’inserimento della categoria Esordienti per la prima volta, i tanti amatori che vengono a sfidarsi prima della stagione delle corse su strada e con i ragazzini del Csi-Comitato Varese, in gara nel giorno di vigilia 5 gennaio, sono stati quasi 2000 i partecipanti. L’appuntamento non può che essere per la 64^ edizione del 6 gennaio 2021.
Articolo e FOTO (Colombo) tratti dal comunicato stampa degli organizzatori