Antonio Trio: “Mi alleno a casa in videochiamata con i miei tecnici”
Dopo l’argento messo al collo lo scorso 22 febbraio nella gara del salto in lungo dei Campionati Italiani Assoluti di Ancona con l’ottima misura di 7,93 metri, il Coronavirus ha fermato bruscamente lo sport mondiale.
Si è interrotta sul più bello la stagione del saltatore mamertino Antonio Trio. Dopo l’argento messo al collo lo scorso 22 febbraio nella gara del salto in lungo dei Campionati Italiani Assoluti di Ancona con l’ottima misura di 7,93 metri, il Coronavirus ha fermato bruscamente lo sport mondiale. Un sacrificio enorme per gli atleti, chi vivono inseguendo dei sogni, reso necessario, però, da un’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio numerosi Paesi, gettando ombre oscure sull’economia globale.
“E’ una situazione difficile, imprevista, ma prima o poi finirà, l’Italia è una nazione forte – dichiara il 26enne Trio, tesserato per l’Athletic Club ‘96 Alperia – per il mondo dello sport è un vero peccato perché era l’anno olimpico. Rinviato l’appuntamento di dodici mesi, dovremo lavorare sodo, appena possibile, per qualificarci. Adesso occorre restare a casa ed avere rispetto di chi lotta in ospedale tra la vita e la morte, ringraziando tanto medici ed infermieri”.
Stai cercando di mantenerti in forma? “Ogni mattina scatta puntuale alle ore 10 la videochiamata con i miei tecnici Michele Basile e Cristian La Grassa, a cui devo davvero tanto. Mi alleno, nell’appartamento di Palermo, seguendo le loro preziose indicazioni. Utilizzo attrezzi originali e pure le scale per eseguire gli esercizi e simulare le reali sedute. Di certo non manca l’inventiva”.