Lollo, dalla beneficenza…alla sanzione per un’intervista
Nato e cresciuto a San Salvatore di Fitalia e residente nel comune di Clusone, nei pressi di Alzano e Nembro, il maratoneta messinese ha donato una mensilità dello stipendio agli ospedali di Sant’Agata Militello, Barcellona Pozzo di Gotto, Vercelli e al “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, comunicando la decisione pubblicamente tramite stampa.
Il maratoneta messinese Antonino Lollo, tesserato per l’Atletica Bergamo 1959, rischia di essere sanzionato dopo aver compiuto un bellissimo gesto di solidarietà.
Nato e cresciuto a San Salvatore di Fitalia e residente nel comune di Clusone, nei pressi di Alzano e Nembro, proprio in uno dei focolai lombardi del Coronavirus, Lollo, che lavora nella polizia stradale di Vercelli, ha donato, alcune settimane fa, una mensilità dello stipendio agli ospedali di Sant’Agata Militello, Barcellona Pozzo di Gotto, Vercelli e al “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo, comunicando la decisione pubblicamente tramite giornale.
La polizia stradale del Piemonte ha avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti perché non avrebbe “avvisato dell’intervista e dell’imminente uscita”, come prevede il regolamento. Pronta la risposta del Siap (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), che ha scritto in una nota, ripresa da numerosi organi di stampa: “Per tutti noi poliziotti il gesto del collega è motivo di orgoglio e ammirazione, ma non per la dirigente, che pretendeva di essere informata dell’intervista, pur non riguardante motivi di servizio.
Nelle obiezioni, ritiene che abbia tenuto un comportamento non conforme al decoro delle funzioni dell’Amministrazione della Pubblica sicurezza, ma stiamo scherzando? – dichiara Ciro Dellisanti, segretario Siap di Vercelli – il nostro collega ha dato lustro all’amministrazione e chiediamo che questa bizzarra contestazione sia archiviata, anzi sarebbe opportuno premiarlo per generosità e senso civico”.
Giusto rispettare sempre le regole, ma davanti ad un’iniziativa ricca di significato morale dovrebbe prevalere il buonsenso.
Articolo tratto dal quotidiano Gazzetta del Sud