Addio a Giuseppe Ottaviani
“L’atletica è gioia!” era il suo motto: è scomparso a 104 anni il campione marchigiano, simbolo dell’atletica master. Nel 2017 era stato ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Ci ha lasciato Giuseppe Ottaviani. All’età di 104 anni si è spento serenamente il celebre atleta master a Sant’Ippolito (Pesaro e Urbino) dove era nato il 20 maggio 1916. Straordinario esempio di longevità attiva, è stato protagonista nelle ultime stagioni alle rassegne tricolori e internazionali, conquistando titoli e primati mondiali di categoria.
“L’atletica è gioia!”: questo il motto che il popolare “Peppe” ha sempre portato avanti con entusiasmo e passione. Nel 2011 ha realizzato i suoi primi record mondiali M95 nel salto in lungo e nel triplo, mentre nel 2014 è diventato l’atleta italiano con il maggior numero di vittorie in un’unica manifestazione iridata (10 medaglie d’oro ai Mondiali master indoor di Budapest) e nel 2016 il portacolori del Gs Effebi Fossombrone è stato il primo a gareggiare nella categoria M100 in una rassegna nazionale e il più applaudito agli Europei master indoor di Ancona, raccontati anche in due documentari a lui dedicati.
Peppe Ottaviani era in prima linea per diffondere l’importanza della cultura sportiva a ogni età: lui, con l’atletica, ha iniziato tardi, dopo aver compiuto i 70 anni. Da giovane era stato al fronte durante la seconda guerra mondiale, dopodiché aveva intrapreso l’esperienza lavorativa come sarto da uomo, prima di innamorarsi dello sport, allenandosi a Fano.
Nel 2016, poco prima di compiere cent’anni, è salito anche sul palco del Festival di Sanremo, come ospite nella serata inaugurale. L’anno successivo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha ricevuto al Quirinale, apprezzandone la straordinaria vitalità, e nel 2019 Ottaviani ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana.
La redazioni di Messinadicorsa.it porge le più sentite condoglianze ai familiari.
Articolo e FOTO tratti dal sito www.fidal.it