Antonio Trio e Filippo Randazzo saltano a Savona
Svelato il cast del meeting del 16 luglio con tanti azzurri. In pedana le saltatrici in alto con madrina d’eccezione la campionessa olimpica. La gara del lungo dedicata a Locatelli.
Il Covid-19 e la gravissima emergenza sanitaria che ne è conseguita hanno solo rimandato l’appuntamento con il 9° Meeting Città di Savona-Memorial Giulio Ottolia, in programma nel pomeriggio di giovedì 16 luglio. Savona sarà sinonimo di ripartenza dell’atletica di alto livello in Italia, in qualità di prima tappa del circuito italiano dei meeting, e godrà della copertura televisiva della Rai, consentendo a tutti gli appassionati di godersi da casa l’appuntamento.
La rassegna organizzata da Cus Savona e Cus Genova avrà come da tradizione un cast di primissimo ordine allestito dal direttore organizzativo del meeting Marco Mura: una raffica di gare di grande valore tecnico, spesso autentici “antipasti” di Campionato Italiano, condensate in due ore ricchissime di emozioni.
TROFEO LOCATELLI – Molto atteso il lungo maschile: Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), tricolore assoluto, un primato di 8,07, torna nella pedana dove l’anno scorso atterrò sulla propria rinascita agonistica e trova subito un match con Antonino Trio (Athletic Club ’96 Alperia), arrivato a 7,93 indoor prima del lockdown. Il lungo maschile e femminile assegneranno il 1° Trofeo Elio Locatelli, alla memoria del compianto direttore tecnico delle squadre nazionali azzurre.
ALTO – Donne da copertina nell’alto, con le due atlete italiane in attività ad aver superato i due metri: Elena Vallortigara (Carabinieri) che con l’1,96 tricolore si è garantita in febbraio lo standard d’iscrizione per Tokyo, e il bronzo mondiale indoor Alessia Trost (Fiamme Gialle), 1,90 nella stagione al coperto. Con loro anche il nome nuovo Idea Pieroni (Atl. Virtus CR Lucca), la junior che nell’ultimo inverno è cresciuta fino a 1,90, e Erika Furlani (Fiamme Oro). Madrina d’eccezione della gara sarà l’olimpionica Sara Simeoni, medaglia d’oro a Mosca 1980.
Articolo tratto dal sito www.fidal.it