Randazzo vola pure nei 100 metri, Artuso in crescita
Dopo il personale di 8,12 nel salto in lungo, ottenuto alcuni giorni prima a Savona, il portacolori delle Fiamme Gialle si è superato abbattendo di due decimi il suo primato siglato lo scorso anno. Randazzo ha vinto la gara con il crono 10.32 (+0.7). Terzo lo sprinter di Pace del Mela con 10.55.
Il campione calatino Filippo Randazzo ha sorpreso tutti, giovedì 23 luglio, al meeting di Rieti. Dopo il personale di 8,12 nel salto in lungo, ottenuto alcuni giorni prima a Savona, il portacolori delle Fiamme Gialle si è letteralmente superato nei 100 metri, abbattendo di due decimi il suo primato siglato del 2019. Randazzo ha vinto la gara con il crono 10.32 (+0.7), una prestazione quasi da sprinter puro.
Sul rettilineo del Guidobaldi, il 24enne siciliano allenato da Andrea Matarazzo ha dimostrato di possedere eccezionali doti di progressione. Dopo una partenza da aggiustare, si è messo alle spalle, infatti, in bello stile il bulgaro Petar Peev, 10.50, ed il pacese Nicholas Artuso (Fiamme Gialle), 10.55.
“È stato un ottimo test in vista del lungo – il commento di Randazzo sul sito fidal.it – sapevo che potevo valere il personale… ma da quello a correre 10.32 ce ne passa! È normale, quindi, che io sia molto felice. Adesso bisognerà gestire questa velocità in pedana e cercare di sfruttarla il più possibile, a partire dal 1° agosto a Trieste”.
Nel corso della stessa manifestazione, Davide Re non è riuscito a battere, dopo trentasei anni, la migliore prestazione italiana (1.00.08) sui 500 metri dell’indimenticabile mezzofondista lucano Donato Sabia, scomparso ad aprile. Il primatista azzurro dei 400 metri ha fatto segnare il tempo di 1.00.30 sulla pista su cui si allena.
Foto Bufalino/FIDAL