Randazzo e Mangione oro a Padova, Trio argento
Rispettati i pronostici, nel salto in lungo, che prevedeva, già alla vigilia, il duello tutto siciliano tra il calatino delle Fiamme Gialle, considerato il favorito anche in virtù del recente 8,12 di Savona, e appunto il milazzese dell’Athletic Club ‘96 Alperia. Superlativa prova della niscemese nei 400 metri.
Medaglia d’argento per il milazzese Antonio Trio ai Campionati Italiani Assoluti di atletica leggera, che si stanno svolgendo allo stadio “Colbachini” di Padova.
Rispettati i pronostici, sabato 29 agosto, nel salto in lungo, che prevedeva, già alla vigilia, il duello tutto siciliano tra il calatino Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), considerato il favorito anche in virtù del recente 8,12 di Savona, e appunto Trio, vicino, in estate, al fatidico “muro” degli otto metri.
Le misure sono apparse, però, subito inferiori alle previsioni, condizionate dal vento “ballerino”, che ha complicato tremendamente i piani degli specialisti e reso la pedana poco performante.
Trio, portacolori dell’Athletic Club ‘96 Alperia di Bolzano, si è piazzato al secondo posto grazie all’iniziale balzo di 7,56 metri. Randazzo ha messo al collo l’oro capitalizzando il 7,77 anche per lui del primo tentativo. Terzo l’abruzzese Lorenzo Mantenuto (Gran Sasso Teramo) con 7,51.
“La gara è finita praticamente dopo il salto d’apertura – ha dichiarato Trio al termine della premiazione – il vento, inizialmente a favore, è diventato di colpo contrario e ci ha impedito di forzare la battuta. Io ci ho provato fino in fondo, ma i tre nulli sono stati davvero di poco. Mi tengo, comunque, stretto questo argento, che certifica una continuità ad alti livelli. Per il personale ci saranno altre occasioni”.
La piazza d’onore di Trio rappresenta il migliore risultato ottenuto dal gruppetto messinese-calabrese nella kermesse Tricolore. La reggina Monia Cantarella (Cus Perugia) si è dovuta accontentare della quinta posizione nella prova del getto del peso (15,23). Chiara Rosa delle Fiamme Azzurre si è confermata, ancora una volta, campionessa nazionale (16,55), portando a casa, così, il ventisettesimo titolo in carriera. Settimo nel disco l’altro calabrese Riccardo Ferrara, in forza al Cus Palermo, che ha lanciato l’attrezzo a 52,02 metri. Nono l’etneo Isidoro Mascali del Cus Catania (48”89).
Lo sprinter pacese Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) ha mancato l’accesso alla finale dei 100 metri, che verrà ricordata più per il forfait dell’acciaccato Filippo Tortu che per il successo di Marcell Jacobs (10”11). Dopo aver agevolmente passato le batterie grazie al crono di 10”54,
Artuso ha deluso in semifinale, realizzando l’undicesimo tempo, un 10”75 ben al di sotto delle sue qualità e potenzialità. Il velocista allenato da Franco Ripa cercherà di riscattarsi l’8 settembre al meeting internazionale di Rovereto, al quale parteciperanno pure Trio e Randazzo.
Nell’alto vinto da Gianmarco Tamberi, che ha superato l’asticella posta a 2,28 metri, decimo il calabrese Ernesto Pascone (Cus Palermo), fermatosi a quota due metri. Diciannovesimo il compagno di squadra e conterraneo Giovanni Barletta nei 400 metri, chiusi in 48”79. Tra le donne, luccicante oro per la niscemese Alice Mangione (Atletica Brescia), che si è imposta nel giro di pista in 52”70.
Le FOTO dell’articolo sono Colombo/FIDAL