Trio e Randazzo pagano dazio all’esordio in Diamond League
Entrambi al di sotto delle attese al meeting internazionale di Stoccolma. Il milazzese dell’Athletic Club ‘96 Alperia ha debuttato nel circuito mondiale piazzandosi all’ottavo posto nel salto in lungo con la misura di 7,64 metri, ben inferiore alle sue attuali potenzialità e qualità. Quarto, invece, il calatino grazie all’ultimo tentativo da 7,87.
Antonio Trio al di sotto delle attese, domenica 23 agosto, al meeting internazionale di Stoccolma. Nel prestigioso contesto della Diamond League, il milazzese dell’Athletic Club ‘96 Alperia ha debuttato nel circuito mondiale piazzandosi all’ottavo posto nel salto in lungo con la misura di 7,64 metri, ben inferiore alle sue attuali potenzialità e qualità. Quarto, invece, il calatino Filippo Randazzo (Fiamme Gialle) grazie all’ultimo tentativo da 7,87; anche lui lontano, però, dal personale di 8,12.
Con la formula sperimentale della ‘finale a 3’, l’originale sfida diretta tra i tre migliori classificati dopo cinque balzi ha visto imporsi il quotato sudafricano Ruswahl Samaai (8,09) davanti allo svedese Thobias Montler, che aveva fatto segnare prima 8,13, e al finlandese Kristian Pulli.
“È stata una gara difficile da interpretare a livello tecnico più che nervoso – ha dichiarato “a caldo” Trio – ho fatto tutti i salti fuori battuta, senza trovare la chiave giusta per correggere il problema. Non ho patito l’emozione, anzi mi sentivo a mio agio.
Peccato, le aspettative personali erano diverse, ma resta la bellissima esperienza, che andava fatta magari senza essere in pedana, la scorsa settimana, a Lignano Sabbiadoro. Adesso mi proietto subito con la mente agli Italiani di Padova, che rappresentano l’appuntamento più importante di questo particolare 2020 con il calendario ridotto dal covid-19”.
Randazzo: “Sarei voluto entrare nei primi tre e provare questa nuova formula (sarebbe servito l’8,02 del finlandese Pulli, ndr) ma era difficile con tutte le difficoltà riscontrate, i litigi con le rincorse. La mia gara è iniziata troppo tardi, al quinto salto, quando ormai era finita. Ma ci ha dato le dritte per lavorare al meglio questa settimana in vista degli Assoluti di Padova, l’obiettivo della stagione. Come prima esperienza è servita molto”.