Artuso: “Mi sono presentato a Grosseto da agnellino e ho tirato fuori il leone”
Lo sprinter di Pace del Mela Nicholas Artuso ha vinto l’argento nei 100 metri Promesse, stabilendo il personale di 10”35. Un risultato dalla grande valenza sia tecnica che psicologica per il 22enne delle Fiamme Gialle.
I Campionati Italiani Juniores e Promesse di Grosseto hanno regalato una bella soddisfazione agli appassionati messinesi. Lo sprinter di Pace del Mela Nicholas Artuso ha vinto l’argento nei 100 metri Promesse, stabilendo il personale di 10”35. Un risultato dalla grande valenza sia tecnica che psicologica per il 22enne delle Fiamme Gialle, che veniva dalla delusione per l’imprevista eliminazione nella semifinale degli Assoluti.
Meglio di lui ha fatto soltanto il compagno di squadra Lorenzo Patta con l’ottimo crono di 10”31. Entrambi sono entrati, così, nel lotto dei pretendenti al quarto posto della staffetta 4×100 azzurra, potenzialmente già composta da Filippo Tortu, Marcell Jacobs e Roberto Rigali. I test precedenti la rassegna Tricolore Under 23, seguiti con particolare attenzione dal tecnico Franco Ripa, avevano fornito positive risposte sullo stato di forma di Artuso, ma mancava la conferma della pista, arrivata sul rettilineo dello stadio “Zecchini”.
“Sono contentissimo della prestazione – ha dichiarato Artuso – questa medaglia è importante per la mia carriera. Non riuscivo a migliorarmi da tre anni (10”42 Savona 2017, ndr) e, soprattutto, fino a due settimane fa correvo in 10”70”. Mi sono presentato a Grosseto da agnellino ed ho tirato fuori il leone che c’era sempre stato in me in passato. Complimenti a Lorenzo, si è meritato, dopo la lunga assenza, l’oro e ci tengo a ringraziare Massimo Sofia, l’osteopata che mi segue costantemente”.
E’ stata l’ultima uscita del 2020? “Nel programma c’è una gara venerdì a Molfetta e adesso non ho voglia di andare in vacanza, magari riesco ad abbassare ancora un po’ il tempo.