Correndo sui chilometri del Giro d’Italia
Di corsa a Villafranca Tirrena sul tracciato della quarta tappa del 103° Giro d’Italia
Ultimo chilometro, a destra e sinistra le transenne con i pannelli pubblicitari. L’asfalto è fresco di stesura; corriamo con Giovanni, come in tante altre occasioni, parlando di una possibile ripresa dopo la pandemia da coronavirus. Il vento, il mare e le isole sono sulla destra, pensieri e sogni sono nel cuore.
Non è il finale di una maratona (magari), ma solo quello che tra poco diverranno gli ultimi due chilometri della tappa odierna, la quarta, dell’edizione 2020 del Giro d’Italia. Siamo a Villafranca Tirrena, cittadina tirrenica di 8mila abitanti in provincia di Messina: non mancano a terra le scritte tifose inneggianti allo “squalo dello Stretto”, Vincenzo Nibali.
Fra qualche ora sfrecceranno su questo asfalto i corridori del Giro, a 55km/h. Noi andiamo molto più piano e ci godiamo l’atmosfera pre-gara: le troupe della RAI che allestiscono telecamere e palchi per le dirette, i gonfiabili degli sponsor, la preparazione delle transenne e del palco della premiazione. Qualche ciclista amatore sul percorso tenta invano di arrivare sotto l’arco di arrivo, la gente inizia a popolare le strade, tutti con mascherina e relativo distanziamento.
La speranza è di una ripartenza anche per le gare podistiche su strada. In Sicilia qualche timido accenno di ripresa c’è, molti podisti hanno virato in questi mesi sulle gare su pista: soprattutto 3000 e 5000. E sono sempre parecchie le gare su strada rimandate o annullate. Palermo (22 novembre) e Catania (13 dicembre) ci credono con convinzione e lavorano per le rispettive maratone, giunte rispettivamente alla ventiseiesima e alla terza edizione (della nuova serie), e per altre distanze in programma.
Per la cronaca del Giro, sul traguardo di Villafranca Tirrena vittoria al fotofinish del campione nazionale francese Arnaud Demare (Groupama-FDJ), e invece transenne addosso a due atleti della Vini Zabú-Brado-KTM: l’italiano Luca Wackermann, costretto al ritiro, e l’olandese Etienne van Empel. Non sono ancora state accertate le cause di questo incidente: si fa strada l’ipotesi che sia stato il vento, provocato da un elicottero in volo per le riprese televisive, a sollevare le transenne.