Addio all’ex ct azzurro Enzo Rossi
Il commissario tecnico azzurro della presidenza di Primo Nebiolo si è spento la scorsa notte all’età di 86 anni. Fu al timone della Nazionale maschile dal 1975 al 1988.
Una notizia dolorosa per l’atletica italiana: si è spento la scorsa notte Enzo Rossi, 86 anni compiuti il 2 novembre scorso, l’uomo che l’allora presidente della FIDAL Primo Nebiolo tenne al comando della squadra nazionale maschile per uno spazio temporale lungo e ricco di successi, dal 1975 al 1988 (fino al 1986 in coppia con Sandro Giovannelli, a cui era affidata la responsabilità della squadra femminile, e poi per il biennio conclusivo, sempre con compiti suddivisi al cinquanta per cento, con Elio Locatelli).
Succeduto nel ruolo a Bruno Cacchi, Rossi visse come Commissario Tecnico la crescita e lo sbocciare dei grandi talenti azzurri dell’epoca, in una fase di crescita ed espansione del movimento, tanto innegabile quanto controversa, vivendo al timone della squadra nazionale eventi divenuti epici nella narrazione dell’atletica, come gli Europei di Praga 1978, quelli delle medaglie d’oro di Mennea, Simeoni e Ortis.
Con l’uscita di scena di Primo Nebiolo, completò il percorso da CT, ma seppe immediatamente reinventarsi nella veste di commentatore televisivo per Telemontecarlo, in coppia dapprima con Giacomo Mazzocchi, e poi con Massimo Benedetti, contribuendo a riscrivere, con uno stile nuovo, più immediato, umano e diretto, il ruolo del cronista della disciplina.
Nella parte finale della sua vita, fu anche orgoglioso sindaco di Collevecchio Sabino, il comune del reatino dove si era trasferito, e la cui delegazione guidava regolarmente al Golden Gala, trasferendo quell’amore per l’atletica leggera che in lui mai si era esaurito. Enzo Rossi lascia la moglie Grazia e i figli Valentina, Luca e Stefano; a loro vanno le sentite condoglianze della redazione di Messinadicorsa.it.
Articolo e FOTO tratti dal sito www.fidal.it