Rachid Berradi premiato dal presidente Mattarella
Al primatista italiano di mezza maratona l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: esempio civile nel contrastare l’emarginazione sociale dei giovani.
“Per la sua appassionata promozione di una cultura della legalità e per il contributo al contrasto all’emarginazione sociale”. È con questa motivazione che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Rachid Berradi l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
L’ex mezzofondista della Forestale, primatista italiano di mezza maratona (1h00:20 nel 2002), tredici volte in maglia azzurra tra cui alle Olimpiadi di Sydney nel 2000 e già campione europeo under 23 dei 10.000 metri a Turku nel ’97, è tra i trentasei “esempi civili” premiati dal Capo dello Stato per essersi distinti grazie al loro impegno nella solidarietà, nel volontariato, nell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità e del diritto alla salute.
Quarantacinque anni, nato a Meknes (Marocco), ma palermitano di adozione dall’età di 10 anni, ha fatto della sua passione e professione uno strumento di inclusione sociale a favore dei ragazzi e delle famiglie residenti in aree disagiate e a forte rischio emarginazione sociale, dove lo sport assume il significato di “riscatto e legalità”, come lui stesso afferma.
Con queste finalità, nel 2009 ha deciso di aprire una sua società sportiva, Atletica Berradi 091. È anche Coordinatore Sport dell’associazione Libera-Sicilia. Con il suo impegno testimonia il valore della pratica sportiva come prevenzione ed educazione alla legalità. Tra i suoi progetti più significativi l’Atletico Zen, squadra di calcio, da lui stesso allenata, composta da ragazzi provenienti dal quartiere omonimo, con cui ha partecipato nel 2019 al Primo Memorial Calcio a 5 Paolo Borsellino, organizzato negli impianti sportivi nei pressi del luogo della strage.
Obiettivo dell’impegno di Rachid è anche quello di creare una rete di legalità sul territorio. A tal fine, ad esempio, ha organizzato stage di atletica coinvolgendo le forze dell’ordine che hanno partecipato in borghese come allenatori per poi rivelare la loro professione ai ragazzi solo alla fine, quando si era già instaurato un rapporto di fiducia.
“La prima reazione dei bambini è stata di smarrimento e rifiuto – racconta – ma poi l’affiatamento che si era creato ha preso il sopravvento e tutto è andato bene”. Coinvolge nei progetti sportivi solidali vari campioni olimpici, allenatori e calciatori professionisti. È stato presidente del comitato provinciale FIDAL Palermo e attualmente è appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri in servizio al Comando Provinciale di Palermo.
“È con soddisfazione e felicità che accogliamo questa notizia – le parole del presidente FIDAL Alfio Giomi – fin da giovanissimo Berradi si è distinto per tenacia, passione, altruismo e rispetto, gli stessi valori che una volta terminata l’attività agonistica sta trasmettendo a tanti ragazzi. Grazie al suo impegno per diffondere la cultura della legalità tra le nuove generazioni è un esempio per tutta l’Atletica Italiana”.
Articolo e FOTO tratti dal sito www.fidal.it