Antonio Trio e Alice Mangione sugli scudi ad Ancona
Il mamertino ha vinto la gara del salto in lungo del meeting di Ancona. All’ultimo balzo è atterrato a 7,90 metri, sfiorando, così, il personale indoor, mancato di soli tre centimetri. La 24enne campionessa italiana all’aperto si è imposta nei 400 metri in 53”18, entrando, così, nella “top ten” nazionale di sempre.
E’ cominciata nel migliore dei modi la stagione del milazzese Antonio Trio. Il portacolori dell’Athletic Club ‘96 Alperia di Bolzano ha vinto la gara del salto in lungo del meeting di Ancona. All’ultimo balzo è atterrato a 7,90 metri, sfiorando, così, il personale indoor, mancato di soli tre centimetri.
Piazza d’onore per il calatino Filippo Randazzo (Fiamme Gialle), favorito alla vigilia, che ha fatto segnare 7,79. Terzo Andrea Pianti (Cus Palermo) con 7,44, mentre sono rimasti al di sotto delle proprie potenzialità il reggino Gabriele Chilà (Fiamme Gialle, 7,41), che tornava, però, in un impegno agonistico dopo quasi un anno d’assenza per un problema al ginocchio, e Kevin Ojiaku (Fiamme Gialle, 7,31). Solo due nulli per Andrew Howe dell’Aeronautica.
Trio ha stabilito con 7,90 la quarta prestazione europea dell’anno e la settima mondiale; biglietto da visita ideale per la prossima rassegna continentale, che si svolgerà a Toruń in Polonia dal 5 al 7 marzo.
“Sono molto soddisfatto di questo inizio di 2021 – ha dichiarato “a caldo” Trio – più che il successo, mi interessava verificare la condizione fisica dopo i mesi di preparazione. L’esordio nasconde sempre delle insidie, poiché vanno oliati meccanismi e tecnica. In pratica, bisogna rifare conoscenza con se stessi.
Nei primi tre salti sono rimasto cauto e probabilmente la ricorsa era lenta, poi dal quarto le cose sono migliorate e nel sesto ho messo la misura che volevo, ma senza andare troppo oltre le mie possibilità. Nonostante abbia ormai gli otto metri come obiettivo da centrare, ho affrontato l’impegno con la necessaria calma, puntando a fare tutto bene ed evitando di strafare”.
Il tuo programma prevede ora due importanti appuntamenti con vista Europei. “Mercoledì 3 febbraio parteciperò, assieme a Chilà, al meeting internazionale ad invito di Ostrava in Repubblica Ceca. Sarà un’altra bella occasione per compiere un ulteriore passo in avanti, data l’annunciata presenza di forti avversari stranieri.
Poi avrò due settimane di tempo per presentarmi al meglio agli Assoluti di Ancona, in calendario il 20 e 21 febbraio. L’ambizione è ottenere la qualificazione per Toruń con il minimo di 8,05, ma penso che per andare basterà confermarmi ad alti livelli nel ranking”.
Il velocista pacese Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) è incappato, invece, in una falsa partenza nei 60 metri, rimediando, in batteria, la squalifica che gli ha impedito, così, di debuttare, nonostante la richiesta formulata dal suo staff di farlo poi correre in una delle successive finali, com’è avvenuto in passato in casi analoghi. Artuso, che è dato in discreta forma, ci riproverà domenica sempre ad Ancona.
Affermazione del sardo Luca Lai (Athletic Club ‘96 Alperia) con il crono di 6”66. Nel primo turno, aveva impressionato, però, con 6”59 Yupun Abeykoon (Atletica Futura Roma), 26enne dello Sri Lanka che si allena a Castelporziano, che non ha preso poi il via nel secondo round della kermesse marchigiana.
Ottimo esordio per l’altra siciliana Alice Mangione. La 24enne campionessa italiana all’aperto si è imposta nei 400 metri in 53”18, entrando, così, nella “top ten” nazionale di sempre in decima posizione. In questa manifestazione, la ragazza nata a Niscemi ha indossato ancora la maglia dell’Atletica Brescia 1950 in attesa di sostituirla, dopo l’arruolamento, con quella dell’Esercito.