Antonio Trio: “Un titolo italiano cercato e voluto”
Il portacolori dell’Athletic Club 96 Alperia si è confermato ad Ancona con la misura di 7,94 metri il saltatore italiano più in forma dopo il 7,90 di gennaio, fatto segnare sempre sulla pedana marchigiana, particolarmente adatta alle sue qualità.
Il secondo titolo tricolore Assoluto nel lungo conquistato dal milazzese Antonio Trio ai campionati indoor di Ancona ha avuto un dolce sapore, ma non vale ancora il biglietto aereo per Toruń in Polonia, sede, dal 4 al 7 marzo, degli Europei al coperto.
Il portacolori dell’Athletic Club 96 Alperia di Bolzano si è confermato con la misura di 7,94 metri il saltatore italiano più in forma dopo il 7,90 di gennaio, fatto segnare sempre sulla pedana marchigiana, particolarmente adatta alle sue qualità.
“In questo inizio di 2021, è andato tutto come programmato nei precedenti mesi – dichiara Trio – ad Ancona ero il favorito e puntavo, oltre all’oro, ad un acuto, che è arrivato. Nel terzo balzo pensavo di aver toccato finalmente gli otto metri. Poi nel quarto ho preso una leggera botta alla caviglia e non ho rischiato nei due restanti, avendo la vittoria assicurata”.
Che differenze ci sono con il trionfo del 2018? “Tre anni fa fu inaspettato, mentre questo è stato cercato e voluto e speravo fosse accompagnato da una convincente prestazione. Ci sono riuscito e ciò mi dà ulteriore fiducia in vista dei prossimi impegni. Peccato per l’assenza di Filippo Randazzo, Gabriele Chilà e del pubblico in tribuna. A porte chiuse, l’atmosfera dentro un palazzetto è quasi irreale, ma questa è la situazione a causa del covid-19 e non si può fare nulla per cambiarla. Dobbiamo ritenerci anzi fortunati nel poter competere”.
A chi dedichi il successo? “Alla famiglia, che mi sostiene sempre nel mio amore per questo sport, poi ai tecnici Michele Basile e Cristian La Grassa e all’Athletic Club 96 Alperia, che ripongono in me una grande fiducia. Ringrazio, inoltre, gli appassionati di atletica leggera che mi seguono con affetto, riempendomi di attestati di stima. Dopo la gara, mi hanno chiamato in tanti e sono stati numerosi gli sms”.
Adesso attendi la convocazione azzurra per la rassegna continentale. “Ci tengo molto a questo prestigioso appuntamento, ma dovrò restare con il fiato sospeso per alcuni giorni, aspettando la risposta positiva.
Come campione italiano e per il ranking sono dentro, ma l’EA (European Athletics, ndr) potrebbe fare riferimento, per chi non è in possesso del minimo di 8,05, alla graduatoria del 2019. In tal caso, la situazione, purtroppo, cambierebbe, ma non voglio pensare a questa possibilità”.
L’Italia rischierebbe, così, di non avere nessuno rappresentante in gara nel lungo. Cosa prevede, comunque, il tuo programma? “Intanto un po’ di riposo a Palermo, prezioso per mettere a posto la caviglia. Poi, in base alla decisione che verrà presa dalla Federazione internazionale, ci adegueremo. Se, come spero, arriverà l’ok lavoreremo per migliorare ulteriormente, altrimenti dovremo concentrarci già sulla stagione all’aperto. Sarebbe brutto – conclude Trio – poiché mi sento bene ed ho tantissime energie in corpo”.