Ala Zoghlami nono nella finale olimpica dei 3000 siepi
Il siciliano di origini tunisine allenato, insieme al fratello Osama, da Gaspare Polizzi è stato il migliore degli azzurri, chiudendo la prova in 8’18”50, dopo essere sceso in batteria a 8’14”06.
Nono posto per Ala Zoghlami nella finale olimpica dei 3000 siepi. Il siciliano di origini tunisine allenato, insieme al fratello Osama, da Gaspare Polizzi è stato il migliore degli azzurri, chiudendo la prova in 8’18”50, dopo essere sceso in batteria a 8’14”06.
Medaglia d’oro per il marocchino Soufiane El Bakkali in 8.08”90, che ha interrotto, così, il dominio nella specialità del Kenia. Secondo l’etiope Lamecha Girma (secondo in 8’10”38), davanti al keniano Benjamin Kigen (bronzo con 8’11”45). Zoghlami è rimasto a lungo nel gruppo di testa, ma alla fine ha dovuto mollare i battistrada. Meno brillante l’altro italiano Ahmed Abdelwahed, che si è staccato al secondo chilometro, piazzandosi quattordicesimo con il crono di 8’24”34.
“Ero lucido, carico e motivato – ha dichiarato “a caldo” Zoghlami a www.fidal.it -. Ho subito pensato che la scelta giusta fosse stare davanti, provare a tenere. Sul cambio di ritmo, purtroppo, i più forti sono andati via. È una lezione, su questo dovremo lavorare nei prossimi tre anni, da qui alle Olimpiadi di Parigi”.
Soddisfatto Polizzi, ma con un motivo di rammarico, ai microfoni di Cuspalermo.it: “Ala è stato molto bravo, così come Osama. Hanno fatto entrambi delle belle Olimpiadi. Arrivare nono in un contesto così impegnativo è un grande risultato. Non nascondo un pizzico di dispiacere, perché la direzione tecnica della Nazionale mi ha comunicato via mail, prima dei Giochi, che per la mia sicurezza legata alla situazione Covid in Giappone, non sarei partito con la spedizione e i ragazzi.
Io sto benissimo e sono vaccinato, se avessi potuto decidere io mi sarei tranquillamente preso la responsabilità di esserci e sono convinto che con il suo allenatore a bordopista Osama avrebbe fatto una gara diversa in batteria, partendo prima e gestendola diversamente”.
Foto (Colombo/FIDAL) tratte dal sito www.fidal.it