Vola Tortu: 20.11 a Nairobi, solo Mennea meglio!
Nei 200 lo sprinter azzurro, oro olimpico della staffetta, si migliora di 23 centesimi dopo 4 anni. Secondo italiano di ogni epoca e firma lo standard World Athletics per i Mondiali di Eugene 2022.
Straordinario Filippo Tortu, grandioso primato personale nei 200 metri a Nairobi, in Kenya, con il tempo di 20.11 (vento +2.0). Il campione olimpico della staffetta 4×100 sgretola dopo quattro anni il proprio limite nel mezzo giro di pista e diventa il secondo italiano di sempre, alle spalle della leggenda Pietro Mennea.
Lo sprinter delle Fiamme Gialle si esalta nella tappa Gold del Continental Tour ai 1800 metri dello stadio Kasarani, chiudendo al terzo posto, autore di uno splendido rettilineo finale, in settima corsia, dopo una curva decisa ma ancora migliorabile, dietro allo statunitense argento mondiale Fred Kerley (19.76 PB) e al velocista del Botswana Isaac Makwala (20.06). Ventitré centesimi di miglioramento in un colpo soltanto per il 23enne brianzolo che dal 2017 aveva come primato personale il 20.34 del Golden Gala.
Vanno aggiornate le liste italiane di ogni epoca: dopo il mitico 19.72 di Mennea a Città del Messico nel 1979, tutt’ora record europeo, da oggi c’è il 20.11 di Tortu, a superare il 20.13 con cui Fausto Desalu era stato sesto agli Europei di Berlino nel 2018. L’azzurro allenato dal papà-coach Salvino guadagna nettamente lo standard d’iscrizione previsto da World Athletics per i Mondiali di Eugene del prossimo anno.
“Migliorare un primato personale mi mancava da troppo tempo, dal 2018 per l’esattezza, con il 9.99 di Madrid nei 100 metri – le parole di Filippo Tortu -. Sono davvero soddisfatto di questo risultato, che mi qualifica direttamente per i Mondiali di Eugene 2022, ma che ha anche un sapore dolce-amaro. Sì, perché alla grande soddisfazione si unisce la consapevolezza che, essendo arrivato alla fine della stagione, avrei potuto fare molto meglio quest’anno.
Si vola sulla pista di Nairobi anche nei 100 metri. Lo statunitense Trayvon Bromell sigla la migliore prestazione mondiale dell’anno con un fenomenale 9.76 (+1.2). Sulla sua scia, sorprende il keniano Ferdinand Omanyala con un altrettanto roboante 9.77: diventano rispettivamente il sesto e l’ottavo della storia.
Articolo e FOTO (Colombo/FIDAL) tratti dal sito www.fidal.it