“Borsa Pizzolato” a Anna Arnaudo e Catalin Tecuceanu
Assegnati alla vicecampionessa europea under 23 dei 10.000 e all’ottocentista i premi del progetto “Io credo in te” organizzato dall’ex maratoneta azzurro.
Nella nuova edizione del progetto “Io credo in te” ad aggiudicarsi le borse di studio sono Anna Arnaudo e Catalin Tecuceanu. L’iniziativa ideata da Orlando Pizzolato, due volte vincitore della Maratona di New York, e patrocinata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera per il 2022 premia la vicecampionessa europea under 23 dei 10.000 e lo specialista degli 800 che si è rivelato l’anno scorso.
Nell’ultima stagione la 21enne piemontese di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), portacolori del Battaglio Cus Torino, oltre ai progressi cronometrici è stata protagonista in più occasioni a livello internazionale per aver conquistato l’argento su pista a Tallinn prima di vincere l’oro a squadre di categoria nella rassegna continentale di cross a Dublino. Ma nel 2021 aveva anche debuttato in Nazionale maggiore, nella Coppa Europa dei 10.000 a Birmingham dove è salita sul podio per team con la medaglia d’argento, aggiudicandosi poi nei 5000 a Rovereto il suo primo titolo italiano assoluto.
Il 22enne della Silca Ultralite Vittorio Veneto è sceso negli 800 metri fino a 1:44.93 nel mese di settembre, grazie al successo nel meeting del Continental Tour Gold a Zagabria, firmando il quarto crono europeo dell’anno tra le promesse con un miglioramento di circa un secondo e mezzo rispetto all’anno precedente. Per quattro volte ha corso in meno di 1:46 sulla distanza e ha trionfato in un meeting internazionale anche al Palio della Quercia di Rovereto. Nato in Romania, vive dal 2008 a Trebaseleghe (Padova) e nello scorso novembre ha giurato per la cittadinanza italiana. Il progetto, avviato nel 2016, è dedicato ad atleti tra i 16 e i 25 anni che praticano l’atletica leggera nelle specialità del mezzofondo e del fondo, per aiutarli a perseverare nella pratica sportiva creando le condizioni ottimali per lo sviluppo delle loro potenzialità.
Articolo e FOTO (Grana/FIDAL) tratti dal sito www.fidal.it