Acireale in festa nel diario di corsa di Remigio Di Benedetto
“L’apertura del Grand Prix di Sicilia 2023 non poteva avere un migliore inizio. perfetta nell’organizzazione, Speaker, Giudici, la TDS con Davide Bandieramonte in postazione come uno “bravo scolaretto” sul banco di scuola, tutti ci hanno assicurato una corsa senza pecche”.
Ore 8. Dopo avere percorso l’A20, una volta tanto completamente priva di traffico, faccio il mio ingresso “trionfale” nella città del più bel Carnevale di Sicilia, Acireale. Conquisto l’ultimo posto utile al parcheggio in Piazza Alfio Grassi, sono nel cuore della città. Percorro una cinquantina di metri ed entro in piazza Duomo. Mi trovo di fronte allo spettacolo multicolore nel quale si miscelano le colorate fantasie di alcuni carri allegorici esposti di fronte al duomo e i colori della moltitudine di podisti già presenti nella bella piazza chissà da che ora; a incorniciare il tutto c’è una splendida giornata di sole. L’apertura del Grand Prix di Sicilia 2023 non poteva avere un migliore inizio.
È il momento del riscaldamento, ma dopo quattro anni torno a gareggiare in una corsa del circuito podistico siciliano ed è l’occasione per l’incontro e il saluto con decine di amici podisti, provenienti da tutta la Sicilia. Quando finalmente inizio il riscaldamento decido di affrontare il percorso alla rovescia, sono i 2 chilometri di sempre per questa gara, esattamente l’identico percorso che nel pomeriggio vedrà sfilare i Carri Allegorici e i gruppi in maschera. Ancora qualche battuta con qualche amico e poi dopo lo stretching e gli allunghi, tutti sotto il gonfiabile!
Ore 9 e 30. E’ il momento della partenza! Allo sparo che dà il via, sono sorpreso a chiacchierare con l’amico Mauro Prosperi, romano come me e dimentico di fare partire il mio Garmin. Me ne accorgerò solo al traguardo, poco male perché oggi ho deciso di correre semplicemente seguendo le “sensazioni” che mi daranno le gambe. E le prime sensazioni sono quelle che dà la salita iniziale di Corso Savoia con la sua pendenza lieve, ma non troppo, e il suo basolato sconnesso che ben conosco per le tante volte che l’ho affrontata. Ma come sempre le forze si ritemprano svoltando in Corso Italia dove troviamo la bella discesa che ci porta in velocità in Piazza Indirizzo e qui si imbocca il Corso Umberto, il “salotto” degli acesi. Ed è proprio questo il tratto più difficile del percorso. È una lunghissima strada, quasi un rettilineo lungo il quale in lontananza si inizia a vedere il gonfiabile del traguardo, ma sembra che non debba mai arrivare. Io sono al seguito di Mauro Prosperi (ASD Correndo per Aci – Acireale), Oro a squadre nel Pentathlon Moderno all’Olimpiade di Los Angeles 1984, in pochi lo sanno..
Il passo di Mauro, uomo di grande esperienza, è eccezionalmente regolare, un aiuto prezioso. Termina il primo giro e siamo nuovamente in salita. Giuseppe Marcellino “voce” della gara che ci accompagna lungo tutto il percorso ci dice che Vincenzo Agnello è in testa alla gara. Non passa molto e lo vedo sfrecciare alla mia sinistra. Proseguo la corsa sempre sulla scia dell’Olimpionico Prosperi. Dopo poco mi affianca e saluta l’amico Omar Menolascina (Fidippide Messina) , “deus ex machina” di messinadicorsa.it, ma siamo in salita e i chilometri già percorsi non ci lasciano molto fiato per parlare. E’ il terzo giro, ancora una volta passo dal punto “acqua” senza approvvigionarmi perché non ne sento bisogno e tiro dritto facendo slalom tra i bicchieri abbandonati a terra. Mi affianca il compagno di società Valerio lo Po con il quale c’è un cenno di saluto, non di più, centelliniamo le energie, lui fa un poco di “elastico” ma in linea di massima viaggiamo alla stessa velocità. Continuo a essere doppiato da molti podisti giovani e veloci, raramente lo faccio anche io come quando supero Roberto Faro, altro mio compagno di società, un over 75, complimenti a lui.
La gara prosegue, siamo alla quarta tornata, l’amico Mauro è sempre lì, pochi metri più avanti. Sentiamo annunciare da Marcellino il trionfale arrivo del vincitore Vincenzo Agnello (G.P. Alpi Apuane), che stabilisce anche il record cronometrico della corsa. Anche Nicoletta Santonocito (ASD Magma Team) testa della corsa al femminile passa alla mia sinistra in velocità avviandosi alla vittoria. È l’ultimo giro, Mauro accelera e le mie residue energie non mi consentono di seguirlo. Continuiamo a farci compagnia con Valerio, poco dopo anche lui accelera e mi lascia.
Ma la compagnia non mi manca, l’interminabile Corso Umberto lo percorro tutto insieme all’amico Antonio Giardina (Atletica Virtus Acireale), insieme la fatica si dimezza e lui mi sussurra “tanto siamo in categorie diverse”, pensando che sia inutile sforzarsi. La visione del gonfiabile che si avvicina ci conforta, di buon passo con accelerazione finale tagliamo la linea del traguardo. 69 io, 70 Antonio, “giovani amici” all’arrivo. Solo 394 podisti ci hanno preceduto, 342 arriveranno dopo di noi, siamo soddisfatti. I complimenti sono scontati per i vincitori, ma i complimenti più grandi vanno a Giuseppina Caldarella (Marathon Athletic Avola) e a Gesuè Impiccichè (Atl. Lentini), che hanno chiuso le fila di donne e uomini.
La “Correndo per Aci – Acireale” perfetta nell’organizzazione, Speaker, Giudici, la TDS con Davide Bandieramonte in postazione come uno “bravo scolaretto” sul banco di scuola, tutti ci hanno assicurato una corsa senza pecche, e siamo sicuri che Michele Amato il “Robert Capa” della foto sportiva la illustrerà con un album fotografico eccellente.
Grazie a tutti.
di Remigio Di Benedetto (r.dibenedetto@alice.it)