Il “Trofeo Avis di Scordia” nel diario della corsa di Remigio Di Benedetto
Nella Capitale” dell’Arancia Rossa di Sicilia, la giornata ci segnala l’arrivo della primavera ma il forte vento pensiamo che ci farà forse un po’ soffrire lungo il percorso.
Siamo a Scordia, “Capitale” dell’Arancia Rossa di Sicilia, che ospita il primo Trofeo AVIS della cittadina calatina. La giornata ci segnala l’arrivo della primavera ma il forte vento pensiamo che ci farà forse un po’ soffrire lungo il percorso. Siamo cento podisti che abbiamo scelto di trascorrere la domenica mattina qui a Scordia. Dopo il “rito” del riscaldamento che effettuo facendo un giro di “prova” con l’amico Santi Caniglia “padrone di casa”, puntualmente sono sotto il gonfiabile. Lo speaker Lorenzo Gugliara dopo una piccola incertezza dà il via, siamo partiti. Pochi metri e subito si svolta a sinistra, la strada è in leggera discesa e c’è subito la tentazione di “tagliare”, basta un saltino sul marciapiede e si guadagna qualche metro.
Arriva la salita e con essa il primo vento contrario, siamo ancora freschi e reagisco senza difficoltà. Vedo poco più avanti i miei compagni di categoria, c’è Niccolò La Spina (Pol. Libertas Militello) che “lotta” con Giulio Caniglia (Trinacria Palermo), l’attuale dominatore della categoria SM65. La strada prosegue in salita. C’è una prima svolta a destra e una seconda a sinistra, qui la pendenza è la più ripida del percorso. Finalmente giungiamo alla “cima Coppi” del percorso e inizia la sospirata discesa. Giù le braccia per un poco di rilassamento.
C’è la visione alla sinistra della strada di un prato che ha i colori della Primavera ed emana i suoi profumi. Finisce la discesa e imbocchiamo la provinciale. C’è un lungo rettilineo al termine del quale si svolta a sinistra e si torna verso il traguardo. La strada ricomincia a salire e Giulio e Niccolò sono sempre una cinquantina di metri davanti a me. Arrivo al rifornimento, le confezioni sono di colore arancione ma giustamente è un “punto acqua” e si beve solo H2O. Con una doppia svolta ci ritroviamo sul rettilineo di arrivo lungo il quale ricevo il prezioso incoraggiamento della mia “dolce metà”. Gli ultimi metri prima del gonfiabile sono in salita.
Inizia il secondo giro e quando la salita si fa dura, come previsto Niccolò inizia a cedere al passo irresistibile di Giulio. Il vento contrario non molla e nelle salite si fa sentire sempre di più, forse favorirà l’impollinazione anemofila, ma per noi podisti non è per nulla piacevole. Lentamente Giulio si allontana posizionandosi sicuro sul gradino più alto del podio della nostra categoria, mentre io inizio l’inseguimento di Niccolò per salire dal terzo al secondo. Vedo che nei tratti in salita mi avvicino a Niccolò che in discesa riguadagna terreno, ma al terzo giro lo affianco, proseguiamo per un lungo tratto insieme e poi all’inizio del quarto si stacca nettamente.
Io proseguo tranquillamente e in compagnia di Grazia Migliore (Marathon Club Taormina), che non conoscevo, e il cui cognome mi fa subito capire che non ho molte chance contro di lei. La sua compagnia è preziosa. Ci alterniamo a tirare, la trascino in salita e la seguo in discesa. Mentre siamo quasi al termine del quarto giro sentiamo alle nostre spalle l’auto che precede i battistrada, arriva il nostro doppiaggio. Con passo veloce e sicuro quasi a sfiorare il terreno come è nel suo stile di corsa ci supera Giuseppe Pulvirenti, cinquantenne dell’Atletica Virtus Acireale che si avvia verso il traguardo per la sicura vittoria del 1° Trofeo Avis di Scordia. Dopo poco al suo vano inseguimento ci superano Antonino Mazzone (Trinacria Palermo) e Vincenzo Motta (Pol. Libertas Militello) in lotta per il 2° posto assoluto. Mentre sentiamo lo speaker annunciare la vittoria di Giuseppe, io e Grazia ci apprestiamo a “faticare” ancora per un altro giro lungo il quale abbiamo modo di “esibirci” in una serie di doppiaggi di tanti amici che faticano e amano questo sport come noi. L’ultimo giro di questo duro percorso tutto vento e salite è il più difficile, all’ottavo e ultimo chilometro le energie iniziano a mancarmi e Grazia mi prende un leggero vantaggio. Imbocco per la quinta e ultima volta il rettilineo d’arrivo ricevendo il quinto incoraggiamento di “famiglia”. Grazia mi ha ormai staccato e mi precede sotto il gonfiabile di qualche secondo nonostante la mia “progressione” finale, d’altronde lei è sicuramente “migliore” di me…
Con l’esposizione delle classifiche c’è un momento di panico di qualche podista per una serie di errori nell’elaborazione dei dati. Ma con rapidità il sig. “Speedpass” provvede alle opportune correzioni e tutti si tranquillizzano. Ci accoglie un ricco e ottimo buffet a coronamento di un organizzazione senza pecche che nulla a potuto solo contro il vento.. Altrettanto ricchi infatti sono stati i pacchi gara e i premi per vincitori assoluti e di categoria con le ovvie arance ma anche con olio e vino. L’Atletica Sicilia con Santi Monasteri ci ha regalato una sana e piacevole giornata di sport, Grazie.
di Remigio Di Benedetto (r.dibenedetto@alice.it)