Al Golden Gala trionfano Iapichino, Diaz e Fabbri
A Firenze, nella terza tappa della Diamond League 2023, sono giunte grandi soddisfazioni per l’Italia. Larissa Iapichino, “profeta in patria” ha vinto nel salto in lungo donne. In uno stadio “Ridolfi” esaurito sigilli anche di Andy Díaz Hernández nel salto triplo uomini e Leonardo Fabbri nel getto del peso.
Non ha decisamente tradito le attese il Golden Gala n. 43, andato in scena nel segno di Pietro Mennea a dieci anni dalla sua scomparsa, regalando grandi soddisfazioni ai colori azzurri. A Firenze, nella terza tappa della Diamond League 2023, è stata “profeta in patria” Larissa Iachipino, che ha vinto la gara del salto in lungo donne con la misura di 6.79 realizzato nel primo balzo della sua prova. La figlia d’arte ha fatto comunque bene anche al secondo salto (6,64), conquistando una vittoria meritata. Alle sue spalle la texana Tara Davis-Woodhall (6,74), seconda davanti all’ucraina Maryna Bekh-Romanchuk (6,59).
Nel salto triplo uomini grande protagonista Andy Díaz Hernández (Libertas Unicusano Livorno), che con 17,75 ha migliorato di quindici centimetri il limite nazionale (17,60) all’aperto di Fabrizio Donato, il suo attuale coach, stabilendo il nuovo record italiano. Díaz ha fatto poi tre nulli e due rinunce al terzo e al quinto turno di salti. L’atleta nato a Cuba, in attesa di ricevere l’ok per gareggiare con la nazionale azzurra, ha migliorato anche il personale di 17,70. Secondo posto per Hugues Fabrice Zango del Burkina Faso con 17,68, terzo il cubano Lazaro Mártinez con 17,12.
Non è finita qui perché il meeting dello stadio Ridolfi, esaurito per l’occasione, ha fatto inoltre registrare nel getto del peso il successo del fiorentino Leonardo Fabbri, autore della seconda prestazione della carriera con 21,73, mettendo in fila il neozelandese Tom Walsh (21,69), il ceco Tomas Stanek (21,64) e lo statunitense Joe Kovacs (21,55). Serie in crescita per Fabbri: 21,29, 21,45, nullo, 21,73, due nulli finali.
Il risultato più sensazionale tra tutte le gare della manifestazione è stato però il record del mondo nei 1500 metri donne da parte della keniana Faith Kipyegon: crono di 3’49″11, battendo il vecchio primato dell’etiope Genzebe Dibaba di 3’50”07 realizzato nel 2015. E poi le migliori prestazioni mondiali per lo spagnolo Mohamed Katir sui 5000 metri uomini con 12’52″09, per l’olandese Femke Bol nei 400 metri ostacoli con 52″43 di primato del meeting e per l’etiope Sembo Almayew nei 3000 siepi donne con 9’00″71. Nei 100 metri, orfani di Marcell Jacobs, ha prevalso lo statunitense Fred Kerley in 9″94, davanti al kenyano Ferdinand Omanyala (10″05) e al connazionale Trayvon Brommell (10″09, ex-aequo con il sudafricano Akani Simbine). Quinto Samuele Ceccarelli, alla sua prima uscita stagionale su questa distanza, in 10″13.