Trionfo azzurro agli Europei a squadre. La Torre: “Ha vinto tutta l’atletica italiana”
Prima volta storica: non era mai accaduto nelle precedenti 38 edizioni. A Chorzow, in Polonia, Tamberi e soci hanno realizzato un sogno, grazie ad una straordinaria prova di squadra. Messi in riga i padroni di casa polacchi, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Il presidente federale Mei: “Giornata sconvolgente. Ringrazio i ragazzi, dal primo all’ultimo”.
Che rumore fa la felicità? Straordinario trionfo dell’Italia ai Campionati Europei a squadre. Non era mai accaduto nelle precedenti 38 edizioni a partire dal 1965, anno in cui la vecchia Coppa Europa ebbe ufficialmente inizio. A Chorzow, non lontano da Katowice, in Polonia, è stata scritta la storia al termine di tre giornate intense. Un dominio assoluto degli azzurri nella classifica finale con 426,5 punti, a testimonianza della strepitosa prova di squadra, precedendo i padroni di casa polacchi che erano i campioni uscenti (402,5 punti) e poi la Germania (387,5), la Spagna (352) e la Gran Bretagna (341).
Pur priva di Marcel Jacobs, la squadra guidata dal direttore tecnico Antonio La Torre, capitanata in maniera esemplare da Gianmarco Tamberi, che conquistato la vittoria nel salto in alto (2,29), ha ottenuto altri sei successi con Samuele Ceccarelli (100 metri), Alessandro Sibilio (400 ostacoli), Zane Weir (getto del peso, con un eccellente 21,59), Sara Fantini (lancio del martello), Nadia Battocletti (5000 metri) e Tobia Bocchi (salto triplo). Ma non solo, perché anche i piazzamenti hanno fatto la differenza: sei secondi posti, tre terzi, quattro quarti e tre quinti. Primo posto nel medagliere degli European Games, inoltre, per l’Italia che ha collezionato 14 medaglie (6 d’oro, 5 d’argento, 3 di bronzo).
Il commento del presidente federale, Stefano Mei, a Fidal.it: “Questa giornata è qualcosa di sconvolgente! Da atleta sono stato abituato a salvarmi all’ultima gara in Coppa Europa, invece negli ultimi due anni siamo stati secondi nel 2021 e stavolta abbiamo stravinto. Devo ringraziare i ragazzi dal primo all’ultimo, tutti hanno dato il massimo e hanno cercato quel punticino in più che potevano raccogliere. L’emblema è Anna Bongiorni che si ferma raccogliere il testimone dopo che era caduto. Il mio pensiero va a Bruno Zauli, che questo evento l’ha inventato: oggi abbiamo reso omaggio a un grande uomo e un grande presidente”.
Le parole del dt Antonio La Torre: “Credo che questa emozione la debbano vivere tutti gli appassionati di atletica che ci hanno seguito da casa: è la grande vittoria di tutta l’atletica italiana, dagli allievi che gareggiavano a Caorle, a noi, a tutta la storia dell’atletica azzurra, idealmente uniti in questa festa. Pensiamo anche al grande Pietro Mennea, sarà stato contento da lassù di vedere una squadra che ha combattuto fino all’ultimo minuto e che si è presa un successo meritato e riconosciuto da tutti. Giorno per giorno, ci siamo detti ‘siamo spalle al muro’: ci ha ispirato il capitano Gimbo Tamberi che in situazioni difficili ha sempre dato il meglio. È stato bello anche vedere il presidente Mei emozionarsi”. Prossimo obiettivo i Mondiali all’aperto di Budapest, in programma dal 19 al 27 agosto.
(Photo: Francesca Grana/FIDAL)