A Pietro Riva uno spettacolare Trofeo Sant’Agata
Grandi emozioni a Catania per l’evento legato alle celebrazioni “agatine”. Al termine di una gara spettacolare si sono imposti l’atleta azzurro e la keniana Emily Chepkemoi Cheroben. Terza tra le donne una eccellente Sebastiana Bono (Podistica Messina). Pubblico assiepato e festante lungo tutto il percorso. Grande soddisfazione da parte degli organizzatori.
Batte forte il cuore di Catania, batte per la sua Patrona, batte per la gara su strada che riesce ad esaltare e regalare emozioni in un contesto di festa, legato alle celebrazioni “agatine”. Nel giorno del rito della benedizione delle candele, il Trofeo Sant’Agata irrompe sulle strade dei catanesi, con i suoi atleti rampanti e una corsa che al tempo stesso è sport, tradizione e che ben si lega alla kermesse che infiammò il centro etneo dal 1960 al 2011.
Bravi gli organizzatori a credere nel nuovo corso e a ridare, ogni anno che passa, maggiore linfa e slancio alla manifestazione sportiva, vanto e patrimonio di una intera regione. Lo start alle ore 15:13, da via Vittorio Emanuele, in un clima tutto sommato ideale per gareggiare. Sessantasei tra atleti e atlete in gara, 9800 metri per gli uomini, sette giri tutti di un fiato, perché tra basolato e sanpietrini non puoi distrarti. Quattro invece i giri per le donne, 5600 metri di pura adrenalina. Il catino del centro storico di Catania, imperlato dal Barocco si fa bolgia, le gente dietro le transenne quasi sfiora gli atleti.
A vincere e a scrivere per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro del Trofeo Sant’Agata, sono l’azzurro Pietro Riva, secondo italiano di sempre ad aver corso sotto i 60’ la mezza maratona e la keniana Emily Chepkemoi Cheroben, che in queste prime settimane del nuovo anno ha fatto incetta di successi. A Riva va il trofeo intitolato alla memoria di Marco Mannisi, l’ideatore del “Sant’Agata” e mecenate dello sport a Catania. Il premio per l’atleta keniana è invece nel ricordo di Giuseppe Iuppa, presidente della Libertas Catania, società che segnò la storia dell’atletica catanese. Sul podio, come da tradizione del Trofeo Sant’Agata, salgono i primi cinque uomini e le prime cinque donne.
LA GARA
Parte forte, fortissimo, Pietro Riva (Fiamme Oro Padova). Poi dirà di avere sottovalutato il percorso, non c’è tattica, ci sono le sue gambe che corrono e gli avversari che non possono fare altro che inseguirlo. La gara è velocissima, non c’è tempo di annoiarsi. Riva chiude con il tempo di 28’32, record del percorso.
Alle sue spalle Simon Kibet Loitanyang a 61 secondi, terzo Jean Marie Viann Niyomukiza in 29’8. Primo dei siciliani è Vincenzo Agnello (Sicilia Running Team), generoso come sempre a difendere la sua posizione con i denti. Ancora una prova maiuscola, quinto come lo scorso anno, Wilson Marquez (Siracusatletica) in 30’21.
Al femminile il monologo è tutto per la keniana Emily Chepkemoi che impone un ritmo impossibile per le avversarie. Finisce a braccia alzate con il tempo di 19’55. Alle sue spalle la giovanissima della Siracusatletica Viviana Salonia in 21’36 che precede una eccellente Sebastiana Bono (Podistica Messina), terza in 22’48. Desirèe Di Maria (Cus Catania) è quarta in 22’57. Chiude la cinquina la triatleta Gaia Patrinicola (Monti Rossi Nicolosi) in 23’19. La manifestazione è stata organizzata dall’Atletica Sicilia e patrocinata dal Comune di Catania, dall’ARS, dal Comitato per la Festa di Sant’Agata, la Fidal Sicilia e il CONI Sicilia.
LE DICHIARAZIONI
Santi Monasteri (Presidente Atletica Sicilia): “Siamo molto soddisfatti di come sia andata questa edizione del Trofeo Sant’Agata. Il costante lavoro di questi ultimi mesi ha pagato. Noi continuiamo a crederci e vogliamo crescere insieme alla manifestazione che ha preso le mosse dall’evento storico. Nel nostro piccolo stiamo crescendo e questo è importante per tutti. Oggi mi sono emozionato, ormai accade puntualmente ad ogni Trofeo Sant’Agata, segno che quello che facciamo è fatto con il cuore”.
Pietro Riva: “Percorso insidioso, lo immaginavo più veloce e invece ho sottovalutato l’inizio gara, artendo davvero forte, poi ho rallentato un po’ per le curve, un po’ per i doppiaggi. Gara bellissima, tornerò a Catania. I mio futuro prossimo sono i campionati europei di Roma e le Olimpiadi, nel frattempo mi aspetta un 5000 a Montecarlo ed a marzo un 10000 in pista negli Stati Uniti”.
Emily Chepkemoi Cheroben: “E’ stata una bella gara organizzata in uno scenario di festa. Da brividi, l’incitamento da parte del pubblico. Complimenti agli organizzatori, sono felice della vittoria che arriva dopo quelle già ottenute nelle scorse settimane a Terni e Novara. Grazie Catania.”
LA CLASSIFICA UOMINI – 9800 metri
1) Pietro Riva (Fiamme Oro Padova) 28’32”
2) Simon Kibet Loitanyang (Atletica Vomano) 29’33”
3) Jean Marie Viann Niyomukiza (Libertas Unicusano Livorno) 29’58”
4) Vincenzo Agnello (Sicilia Running Team) 30’08”
5) Wilson Marquez (Siracusatletica) 30’21”
LA CLASSIFICA DONNE – 5600 metri
1) Emily Chepkemoi Cheroben (Virtus VII Miglio Settimello) 19’55”
2) Viviana Salonia (Siracusatletica) 21’36”
3) Sebastiana Bono (Podistica Messina) 22’48”
4) Desiree Di Maria (Cus Catania) 22’57”
5) Gaia Patrinicola (Monti Rossi Nicolosi) 23’19”